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Parigi accessibile, dal Louvre a Disneyland

Parigi, è accessibile? Parigi, wow! Pensare di poter organizzare un viaggio accessibile a misura di bambino nella capitale francese, potrebbe sembrare un progetto troppo ambizioso, ma se invece dicessimo che è assolutamente possibile? Si, lo è. Ovviamente con molto studio e preparazione prima del viaggio, ma si sa, le famiglie con bambini, specialmente in caso di disabilità devono scegliere con cura i luoghi e devono preparare dei percorsi adatti al proprio viaggio.

Come preparare un viaggio a Parigi con bambini autistici

Da cosa si comincia? Bè innanzitutto dal tempo, per rispettare i tempi di tutti bisogna diluire le attività su più giorni e scegliere cosa fare.



In questo articolo vi proponiamo un programma di viaggio per una settimana. Tutte le cose che abbiamo fatto e visitato sono universalmente accessibili.

Partenza per Parigi in treno

Parigi è facilmente raggiungibile in aereo ma, se come noi il vostro bimbo è troppo sensibile agli stimoli esterni, potete optare per l’opzione treno.

Partenza Milano Centrale, arrivo Parigi Gare de Lyon: 6 ore e 40 minuti.

Sicuramente molto più lungo ma, a livello di sfruttabilità degli spazi, non c’è paragone, si è molto più liberi di muoversi.

Dormire a Parigi: scegliamo un appartamento

A Parigi abbiamo affittato un appartamento per la nostra necessità di movimento e libertà. (guarda su booking le offerte per gli appartamenti)

Metro a Parigi: accessibile a metà

Per muoversi la metro arriva ovunque, ma attenzione è solo parzialmente accessibile per lesedie a rotelle. Per non caricare di stimoli nostro figlio abbiamo optato per meno spostamenti ma più comodi usando taxi o Uber.

Il segreto per una Parigi accessibile : fare una cosa al giorno

Abbiamo deciso di goderci la città e di fare una cosa al giorno, per non sovraccaricare il nostro bimbo e fare apprezzare anche a lui la vacanza.

Prendetevi i due giorni di viaggio solo per fare quello e rilassarvi nel resto della giornata. Abbiamo bisogno di riprenderci dal viaggio ed esplorare i nuovi spazi.

 

Visita alla Torre Eiffel

Prima mattina a Parigi, esplorando il quartiere, la città è ricca di bellissimi spazi verdi e parco giochi! Nel pomeriggio abbiamo visitato la torre Eiffel. Si prenotano i biglietti mesi e mesi prima (anche se quando si trova tutto esaurito, ricordate che 30 giorni prima di ogni data aprono una nuova finestra per i biglietti invenduti o cancellati), i biglietti hanno riduzione per il possessore della disability card ed il suo accompagnatore.

Esiste l’entrata dedicata al gate della sicurezza con priorità di accesso e priorità di imbarco per l’ascensore una volta entrati (e per la discesa). Si esclude il secondo piano dalle prenotazioni che può essere preso solo fisicamente lì il biglietto.

Esperienza meravigliosa, veloce e personale gentilissimo! Scendendo dalla torre poi, passeggiata lungo la Senna, per arrivare agli Champs Elysees, vedere l’arco di trionfo e finire al Trocadéro con vista sulla torre che si illumina al buio (magari con cena al sacco!).

Parco Asterix

Secondo giorno a Parigi, gita fuori porta al meraviglioso parco di Asterix, meno conosciuto rispetto a Disneyland, ma tematizzazione bellissima e molti spazi dove poter rilassarsi.

Riduzione sul biglietto disabile ed accompagnatore e pass (disabile + 3 accompagnatori) per priorità su 10 attrazioni e spettacoli.

Tour de Montmartre con il trenino

Terzo giorno nella capitale, post parco, mattinata di relax e pomeriggio tour de Montmartre. Essendo un quartiere in salita su una collina è preferibile usare un mezzo di trasporto.

Noi abbiamo optato per il trenino di Montmartre, si prende il biglietto in loco (10€ adulti, 5€ bambini, nessuna riduzione per disabilita’), dura un’ora ed è un modo piacevole di esplorare il quartiere. Si può scendere una volta saliti in cima al Sacro Cuore e prenderne uno dopo o scendere a piedi.

Parigi accessibile, non può mancare Disneyland

Quarto giorno ovviamente Disneyland! Se si soggiorna fuori dal parco si possono comprare i biglietti giornalieri per uno o due parchi. Vi consigliamo di prendere i biglietti per i membri che non usufruiscono della scontistica disabilità su internet (non esiste più la cassa), solo i biglietti disabile più accompagnatore possono essere presi lì, quelli non hanno bisogno di prenotazione. Potete registrare on-line i dati del possessore della disability card e la foto, così una volta arrivati allo sportello avrete una carta dedicata in cui verrà associato il numero delle persone della famiglia. Questo pass servirà per evitare le file nelle attrazioni che potrete e vorrete fare ed alle sfilate etc. (fate tutto direttamente dal SITO DISNEY)

Incontrare Topolino è stata la cosa più bella che ci è successa in questo viaggio. Un’ emozione incredibile.

Il Museo del Louvre accessibile a tutti

Quinto giorno a Parigi, mattinata di relax post parco e nel pomeriggio il museo del Louvre! Anche per questo museo si prenota mesi prima (prenota in anticipo on line) ! Disabile, accompagnatore e altri ragazzi fino a 18 anni, completamente gratuito!

Si fa richiesta di assistenza e si viene scortati personalmente fino all’ entrata, e per chi ne avesse bisogno sedie a rotelle e sensory bag a noleggio.

La visita è quasi completamente accessibile e l’assistenza che si riceve non ha eguali. Si viene scortati fino a quasi toccare la Gioconda del Da Vinci. (Leggi anche come organizzare la visita al Louvre con i bambini)

Altri musei si stanno attrezzando per essere all’ altezza dell’ assistenza del Louvre, come ad esempio il Pompidou.

 

Un ultimo consiglio per una visita a una Parigi accessibile

Molte, moltissime le cose da fare in questa città, ma c’è da non dimenticare che è una metropoli immensa e rumorosa e che servono tempi adeguati per spostarsi e vivere dei giorni non carichi dal punto di vista sensoriale ed emotivo.

 

Salire sulla torre Eiffel con il proprio bimbo disabile sembra impossibile invece è possibile.

The shape of autism
The shape of autism
Flavia, Linda, Chiara sono le mamme di "The Shape of autism" , tre super mamme che hanno voglia di mettersi a nudo, e spiegare come si possa affrontare la quotidianità, ma anche i viaggi, con un figlio nello spettro.
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