Sulla sponda bresciana del lago di Garda, nel XIV secolo la Valle delle Cartiere era già un vero e proprio polo industriale per la produzione della carta. C’erano diversi stabilimenti produttivi lungo il torrente Toscolano. Con l’arrivo dell’energia elettrica, nel XX secolo, la produzione cartaria viene spostata dalla Valle, vicino al lago. Nella Valle delle Cartiere a Toscolano Maderno si può fare un bellissimo e facile trekking, adatto a tutti e che attraversa l’Eco museo della Valle delle cartiere. Un trekking per famiglie facile e divertente, in cui si scopre il mondo delle cartiere.
Come arrivare alla Valle delle Cartiere
Da Riva del Garda dirigersi in direzione Salò percorrendo la strada statale SS45bis, nelle vicinanze del ponte di Toscolano, si entra nella Valle delle Cartiere, attraversando dei tunnel scavati nella roccia. Lasciata l’autovettura al parcheggio (qui un tempo c’era la cartiera chiamata “Quattro ruote”), si prosegue su una strada sterrata a piedi, attraversando un ultimo tunnel. Sulla sinistra, si vede il Centro di Eccellenza1 di Maina Inferiore, dove ora c’è fil museo della Carta di Toscolano Maderno.
Il nostro consiglio è di fare prima il trekking e poi chiudere la giornata con la visita al Museo della carta di Toscolano Maderno, che piacerà moltissimo ai bambini.
Passeggiata facile nella Valle delle Cariere
Si prosegue superando il ponte di Maina Superiore, dove ha sede la Riserva di pesca, e successivamente la località Gatto, ammirando la forra e la vecchia centrale idroelettrica.
Il sentiero è in falso piano e in strada battuta. Si può fare anche con passeggino da montagna. Giunti ad un incrocio si gira a sinistra in direzione di una Calchera. Ma qui il sentiero si interrompe. È chiuso, dopo una frana e un’incidente durante il collaudo nel 2018, in cui morì un vigile urbano, Gino Zanardini.. Si arriva fino a Lusei. Dopo c’è la chiesetta dei Santi Filippo e Giacomo, ma il tratto è chiuso. Si deve tornare indietro.
PERCORRENZA: Piedi e Mountain bike
DIFFICOLTA: facile
DURATA: 45 minuti- 1 ora (camminando lentamente)
Se tornate indietro c’è un bar dove fare una sosta proprio accanto al museo.
La deviazione per Gaino
Se siete abituati a camminare e avete bimbi che camminano da soli o un marsupio, vi suggeriamo una deviazione. Noi su consiglio di un passante abbiamo preso il sentiero 217 in direzione di Gaino: 237 metri, 230 gradini (all’ombra) e mezz’ora di cammino.
Si entra nel paese e si attraversano via Giotto e via Donatello. Noi abbiamo proseguito, un’altra piccola salita e siamo arrivati alla Chiesa di San Michele Arcangelo.
L’antica parrocchia di San Michele
La parrocchia di San Michele risale al XV secolo e fu costruita sui resti di un antico fortilizio. Ma più che la chiesa questa ulteriore piccola deviazione vale la pena per il belvedere sul lago di Garda.
Noi poi siamo tornati a Gaino e ci siamo fermati per un gelato (o un pranzo veloce, se volete) nel giardino di limoni del bar nella piazza del paese.
Di nuovo carichi abbiamo ripercorso la stessa strada (in discesa) e abbiamo concluso la giornata con la visita al Museo della carta.
Secondo noi la combinazione trekking + museo è perfetta per una gita in famiglia. I bambini possono correre e giocare all’aria aperta, ma anche scoprire il magico mondo delle cartiere.
- Info: Eco museo delle Cartiere