Sentite già il profumo di basilico? Oggi la cucina di Viaggiapiccoli vi fa cucinare il piatto più tipico dela Liguria: il pesto alla genovese!
Chiamarla salsa è riduttivo, perché il pesto non serve solo a condire la pasta ma viene messa su crostini, insaporisce il minestrone, diventa un profumo (sì lo so che non ci credete ma leggete qui) ed è al centro di mille discussioni cittadine.
C’è chi lo ama più cremoso e chi invece non si discosta dalla tradizione e lo preferisce più grumoso, c’è chi lo acquista – ma solo da marchi selezionati – e chi non rinuncia al piacere di farlo in casa, magari con le piantine che crescono sul proprio balcone.
Insomma il pesto in Liguria è una filosofia e oggi ve lo facciamo cucinare con i bambini.
Il pesto alla genovese con i bambini
La cosa bella del pesto è che potete provare a farlo anche con i bambini molto piccoli perché non necessita di cottura e quindi non c’è il pericolo dei fornelli.
Se seguite la tradizione ed utilizzate il mortaio poi è tutto molto divertente e farlo insieme può essere anche un divertente passatempo da organizzare per una festicciola, oltre che per preparare insieme il pasto.
Ci sono infatti due modi per farlo: con il mortaio – se lo avete – oppure con il frullatore.
Il mortaio è un attrezzo bellissimo e molto poetico, ricorda le cucine delle nonne (ma sta benissimo anche in quelle moderne). Fatto di marmo è igienico e non si rovina e ovviamente deve essere accompagnato da un pestello di legno.
Il pesto alla genovese fatto al mortaio è un po’ più lungo ma più verace. Ovviamente non viene cremoso come con il frullatore, per questo il vero pesto ha un po’ di grumi.
I bambini si divertiranno moltissimo e non è assolutamente pericoloso.
Sapevate che ogni anno a Genova viene organizzato il Campionato di Pesto al Mortaio? Lo trovate qui
Se non avete il mortaio però potete sempre ricorrere al frullatore, non è vietato 😉
In questo caso ci vuole un pochino in più di accortezza con i bambini e non lasciateli mai da soli.
Gli ingredienti del pesto alla genovese: ode al basilico
Per un vasetto di pesto
- 50 g di basilico (due mazzetti circa)
- Mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva
- 6 cucchiai di Parmigiano reggiano
- 2 cucchiai di pecorino sardo
- 1 cucchiaio di pinoli
- 1 spicchio di aglio
- Qualche grano di Sale grosso
Iniziamo però dalle basi. Cosa non può assolutamente mancare: ovviamente il basilico, quello a foglie PICCOLE!
Il vero pesto alla genovese è fatto con il basilico dop di Prà – quartiere di Genova – ma capisco che non si possa trovare in tutta Italia. Però mi raccomando, niente foglie enormi altrimenti poi sa di menta.
Su questo non si transige!
Altro elemento fondamentale: i pinoli.
Guai a mettere noci o anacardi (vade retro Satana), servono i pinoli e anche di buona qualità (si lo so siamo pignoli).
Olio: naturalmente extravergine di oliva (ma noi italiani ci trattiamo bene in questo senso) meglio se con olive liguri perché il sapore è più delicato. Gli oli toscani per esempio sono ottimi ma su altre ricette, qui il sapore sarebbe troppo forte.
Formaggio: la ricetta originale prevede di 2/3 di parmigiano reggiano e 1/3 di pecorino sardo (fiore dop).
Su questo siamo più flessibili e lasciamo al vostro gusto le percentuali oppure anche la scelta di utilizzare solo il grana.
Aglio: io sono sempre per il pesto CON aglio, ma non tutti sono del mio avviso perché non lo digeriscono.
La prima pasta al pesto di Tommaso a 7 mesi in effetti l’aglio non lo aveva, ma direi che possiamo essere giustificati.
Passiamo ora al procedimento.
Facciamo il pesto insieme
Staccate delicatamente le foglioline di basilico dagli steli, lavatele con acqua fredda e asciugatele tamponando con cura.
Nel mortaio: pestate l’aglio con i grani di sale grosso e a seguire aggiungete i pinoli e riducete quasi a crema.
Aggiungete gli ingredienti sempre un pochino per volta, prima il basilico, dopo i formaggi e per ultimo l’olio, sempre a filo in modo da regolarvi da soli.
Il movimento del pestello nel mortaio, dopo che avete messo le foglie di basilico, non deve essere molto forte ma più una rotazione che va a triturare delicatamente le foglioline.
Nel frullatore: qui potete mettere tutti gli ingredienti insieme, ad eccezione dell’olio che va aggiunto poco per volta.
Naturalmente in entrambi i casi assaggiate sempre e regolate il pesto secondo vostro gusto.
Ok adesso che avete il vostro pesto home made potete usarlo per condire la vostra pasta.
Le più consigliate? Trenette, trofie e gnocchi, meglio ancora se accompagnate da patate e fagiolini, che cuociono insieme alla pasta, come da tradizione.
Buon appetito!
E se volete preparare altre ricette liguri che ne dite di una croccante farinata o di un buonissimo pandolce genovese?
Tommy piccola star❤