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Alla scoperta di Sant’Agata Feltria coi bambini

 

Qualche weekend fa siamo andati a ri-scoprire con tutta la famiglia un piccolo borgo famoso per le sue fiere ma che ha tanto da offrire durante tutto l’anno: ecco la nostra gita a Sant’Agata Feltria coi bambini.




Sant’Agata Feltria è un borgo dell’Alta Valmarecchia, nell’entroterra Riminese. Noi ci abbiamo trascorso un weekend coi bambini, tra passeggiate in mezzo al bosco e lungo le vie del centro storico, giochi al parco e merende, pranzi e cene da leccarsi i baffi.

Cosa fare a Sant’Agata Feltria coi bambini: il Borgo

Sant’Agata Feltria la inizi ad ammirare già da lontano, arroccata su una collina a 600 metri d’altezza. Sembra uscita da una favola e tutti con la testa all’insù puntano il dito verso la rocca che domina tutto il borgo e la sottostante valle del Savio.

Quando siamo arrivati nel centro storico, ci siamo fatti da guidare da un’utilissima mappa che illustra vari itinerari e i principali punti di interesse. La mappa si trova anche sul sito della proloco ed è possibile anche avere informazioni su ciò che si trova in paese inquadrando il Qr code accanto a ogni attrattiva.

La Rocca delle fiabe: un angolo magico a Sant’Agata Feltria coi bambini

La Rocca Fregoso è appartenuta a vari feudi, tra cui la Signoria Fregoso da cui prese il nome.  Nel 1835 è crollata la parte alta del Mastio Maggiore, mentre nel 1961 si è staccato masso di arenaria lasciando in bilico la parte nord della Rocca.

Nel 1974 è stata restaurata e attualmente è gestita dalla Proloco e ospita il museo permanente Rocca delle Fiabe.

Il Museo è strutturato in quattro stanze, cui si accede partecipando a una visita guidata, curata dal professor Faeti. Lungo il percorso si fa  una vera e propria full immersion nel mondo fiabesco.

Si parte con un’introduzione generale, per poi entrare nella prima stanza “Scarpe, scarpine, scarpette” con Cenerentola e altre protagoniste di fiabe che dopo le sventure iniziali, coronano i propri sogni. C’è poi “il viaggiatore solitario” con il Piccolo Principe e Corto Maltese tra viaggi fantastici e scoperte. La terza stanza si intitola “il solitario castellano” ed è cupa e misteriosa, l’ultima invece è “Fanciulli nella foresta” e ci si addentra nel bosco con Cappuccetto e Hansel e Gretel.

All’interno del museo è allestita una biblioteca virtuale dove sfogliare le fiabe ed è anche possibile ascoltarle nello spazio “nido della Narrazione”. All’ingresso ci sono anche un bookshop e un piccolo angolo riposo e ristoro. L’ingresso alla Rocca delle Fiabe costa 6 € per gli adulti e 4 € dai 4 ai 10 anni, da 0 a 3 anni è gratuito. Al momento è chiusa, con apertura prevista per la primavera.

Museo delle arti rurali

Il Museo delle Arti Rurali si trova all’interno dell’ex convento di San Girolamo ed è gestito da volontari. Al momento è chiuso e riaprirà in primavera, ma all’interno c’è sempre qualcuno che si occupa della manutenzione e può farvi sbirciare all’interno.

L’ingresso al Museo è a offerta libera e viene sempre offerta una visita guidata. All’interno ci sono varie stanze che sviluppano differenti temi: dall’arte sacra ai vari mestieri della civiltà contadina.

Ci sono diversi presepi, tra cui anche alcuni molto antichi e uno meccanico ambientato a Sant’Agata Feltria dove Maria è ancora incinta e la coppia può essere attualizzata rappresentando due ragazzi in difficoltà.

 

aula di scuola di una volta con banchi, cattedra e lavagna
L’aula di scuola di una volta

Tra i temi trattati nelle varie stanze ci sono i mestieri di una volta, come il calzolaio, la tessitrice, ci sono gli strumenti della cucina di un tempo e una selezione di strumenti musicali, orologi e macchine fotografiche. La nostra preferita è stata senza dubbio l’aula di scuola con tutti i banchi, la lavagna, i grembiuli appesi, i giochi di una volta e una vecchia cartina dell’Europa. Bellissima anche la Chiesa che i volontari stanno ristrutturando con amore e pazienza.

E’ stato bellissimo vedere lo stupore di Margherita che ignorava l’esistenza di tantissimi oggetti che oggi non vengono più utilizzati.

Se ci si trova da queste parti, una visita al Museo vale assolutamente la pena. Si trova subito fuori dal centro storico e si raggiunge in pochi minuti. Da qui poi si gode anche di una bella vista sulla città.

Teatro Angelo Mariani

Il Teatro Angelo Mariani è unico nel suo genere: completamente in legno: colonne portanti, palcoscenico, tutto in legno.

Nel 1838 è nata l’Accademia Filarmonica, che ha portato nel teatro eventi musicali e teatrali di altissimo livello.

Negli anni Novanta ha ospitato anche la Rai per le registrazioni della Divina Commedia, lette da Vittorio Gassman che rimase per diverso tempo a Sant’Agata Feltria e supportò  l’avvio dei restauri.

Il giro delle Fontane

Nel centro storico ci sono tre fontane particolari e può essere divertente coi bambini andare a scovarle.

La prima si incontra quasi subito, lungo la scalinata in Piazza dei Martiri D’Ungheria: la Fontana della Chiocciola. Nata da un’idea di Tonino Guerra, la lumaca è un simbolo ricorrente nella sua poetica e rappresenta lentezza, costanza e saggezza. La fontana è molto suggestiva e si osserva da vicino si scoprirà che è composta da più di 300.000 tessere di mosaico.

Salendo verso la Rocca, accanto al forno storico, c’è La luna nel pozzo,  ristrutturata dallo stesso mosaicista che ha realizzato la Chiocciola, ma pare esistesse già nell’Ottocento.

La terza fontana si intitola Le impronte della memoria e si trova in via Benucci, dove un tempo sorgeva un abbeveratoio. L’opera è sempre di Bravura.

 

In mezzo alla natura a Sant’Agata Feltria coi bambini

I trekking nel bosco

Intorno a Sant’Agata Feltria c’è il verde e abbiamo pensato di fare anche un piccolo trekking. I disponibilissimi ragazzi della Proloco ci hanno stampato le cartine dei vari percorsi che si possono seguire e ci hanno dato consigli su quale scegliere coi bambini.

La mattina siamo partiti per seguire il Percorso Bioitaly: un giro ad anello della durata di circa un’ora e mezza (noi avevamo calcolato almeno due ore, coi bimbi al seguito!). Tuttavia una volta che ci siamo addentrati nel bosco, siamo dovuti tornare indietro quasi subito perché il sentiero era completamente infangato. Si era appena sciolta la neve rendendo il terreno molto fangoso, perciò siamo tornati indietro, dopo aver incontrato uno scoiattolo che saltava veloce sugli alberi. Torneremo a fare questo percorso didattico-naturalistico appena possibile!

 

Parco giochi

Mentre salivamo seguendo le indicazioni per il percorso Bioitaly, sotto al centro sportivo, abbiamo incontrato un bel parco giochi in mezzo al verde, ombreggiato e con tanti giochi. Tappa perfetta per far correre e divertire i bambini e far rilassare un po’ i genitori!

Ristoranti e cibi tipici a Sant’Agata Feltria

Sant’Agata è famosissima per il tartufo, ma puoi trovare qui anche ottimi formaggi di fossa, i porcini e le castagne durante l’autunno.

Ma se volete godervi una bella merenda, dovete assolutamente fare tappa al Forno Fabbri e prendere un bel pezzo di spianata che in queste zone pare mangiassero già nel Quattrocento (buongustai!). Il forno si trova vicino alla scalinata per salire alla rocca.

Noi abbiamo trovato anche un’ottima macelleria, dell’Azienda Agricola Alan Pisani, dove abbiamo preso della carne a km zero e i ciccioli, per fare merenda insieme alla spianata!

Dove pranzare coi bambini a Sant’Agata Feltria

Poco distante da Sant’Agata Feltria, in un piccolissimo borgo che si chiama Rosciano, c’è l’agriturismo La Sequoia. A gestione familiare, è circondato dal verde. Qui si può pranzare con prodotti rigorosamente prodotti in loco, dalla carne ai formaggi e si può dormire nelle stanze del b&b. Per i bambini c’è la fattoria didattica e la possibilità di partecipare a laboratori. Abbiamo raccontato qui la nostra esperienza super positiva.

Abbiamo poi provato anche un altro ristorante, anche esso fuori dal centro e immerso nel bosco: Antenne dal Morino. Noi grandi abbiamo scelto ottimi piatti a base di tartufo e porcini mentre i bimbi hanno gradito i cappelletti al ragù. In estate deve essere ancora più bello, potendo pranzare all’esterno, dove ci sono anche i giochi per i bambini.

Quando visitare Sant’Agata Feltria coi bambini: tartufo e non solo

La fiera del tartufo bianco

Tutte le domeniche di ottobre arrivano a Sant’Agata tantissime persone appositamente per il tartufo. Stand dove acquistare le preziose palline, menù degustazione nei ristoranti e nel grande tendone. Ma non solo, tanti eventi, dimostrazioni di mestieri antichi, una Piazzetta con prodotti bio e la tradizionale gara dei cani da tartufo.

Il Paese del Natale

A dicembre un altro importante appuntamento in cui il borgo si veste a festa per il Natale. Tante bancarelle dove acquistare i regali, la casa di Babbo Natale e tanti stand dove mangiare in compagnia.

Cosa fare nei dintorni di Sant’Agata Feltria coi bambini

Petrella Guidi

Se si ha un po’ di tempo a disposizione vale percorrere 6 km e arrivare a Petrella Guidi. Si tratta di un piccolissimo borgo dalle origini antiche, molto caratteristico e rimasto quasi intatto.

Si scorge da lontano con le sue case altissime e le mura che lo cingono. Ad agosto si svolgono di solito suggestivi rievocazioni medioevali.

Pennabilli

Poco distante c’è un altro borgo che vale la pena visitare: Pennabilli.

Da non perdere qui Mateureka il museo del Calcolo, il Museo Naturalistico e il Museo diffuso dei luoghi dell’anima, tra cui l’Orto dei frutti dimenticati (al momento tutti chiusi).

Tra maggio e giugno poi il paese vede arrivare tantissime persone per la manifestazione Artisti in piazza, dedicata alle arti di strada.

 

Se viaggi in camper, a Sant’Agata Feltria c’è una comodissima Area sosta.

 

Giulia Gardini
Giulia Gardini
Mi chiamo Giulia Gardini e sono cresciuta mangiando piadina a tutte le ore e i cappelletti in brodo anche a Ferragosto e continuo a farlo ora con i miei bimbi. Da quando sono nati i nostri tre figli, io e il babbo stiamo riscoprendo la nostra Emilia Romagna, a misura di bambino e partendo col camper in giro per l'Europa.
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Chi siamo

Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.

Giulia Gardini
Mi chiamo Giulia Gardini e sono cresciuta mangiando piadina a tutte le ore e i cappelletti in brodo anche a Ferragosto e continuo a farlo ora con i miei bimbi. Da quando sono nati i nostri tre figli, io e il babbo stiamo riscoprendo la nostra Emilia Romagna, a misura di bambino e partendo col camper in giro per l'Europa.