La notte tra il 12 e il 13 Dicembre per molti bimbi italiani è magica. Perché Santa Lucia passa per le case a distribuire i doni ai bambini che sono stati bravi e buoni. Attorno a questa leggenda negli anni si è costruito un rituale da rispettare con precisione se si vuole essere sicuri che la Santa arrivi. La tradizione è tipica di alcune regioni italiane: quali Veneto (Verona, Venezia e Vicenza), Friuli Venezia Giulia (Udine), Lombardia (Brescia, Bergamo, Crema, Cremona, Lodi, Mantova), Trentino Alto Adige, Emilia Romagna (Piacenza, Forlì, Parma, Reggio Emilia).
Santa Lucia in Veneto: tra storia e leggenda
In Veneto Santa Lucia è senz’altro la Santa più attesa del periodo prenatalizio. Non viene festeggiata in tutte le provincie della Regione ma solo in quelle di Venezia, Verona e Vicenza. Nonostante la sua fama sia sempre la stessa in tutte le zone in cui viene festeggiata, ogni zona rende omaggio alla Santa protettrice della vista con tradizioni caratteristiche diverse che si sono affermate nei secoli.
La festa di Santa Lucia a Venezia
A Venezia la Festa di Santa Lucia è una delle festività religiose più sentite. Nella città lagunare il 13 Dicembre è tradizione rendere omaggio alle reliquie della Santa nella chiesa di San Geremia, posta sul Canal Grande. La struttura è riconoscibile dalla scritta sulla facciata “ LUCIA, VERGINE DI SIRACUSA, MARTIRE DI CRISTO, IN QUESTO TEMPIO RIPOSA, ALL’ITALIA AL MONDO IMPLORI LUCE PACE”. Per l’occasione la chiesa rimane aperta l’intera giornata: dalle 7 del mattino alle 20:30 di sera accogliendo pellegrini provenienti da tutto il Mondo.
La storia della reliquia della Santa
La reliquia di Santa Lucia è conservata nella chiesa dei SS. Geremia e Lucia. Le spoglie inizialmente erano conservate a Siracusa, dove Lucia è nata, ma nel 1040 furono portate a Costantinopoli e in seguito trafugate dai veneziani nel 1204 dopo la conquista della capitale bizantina. Non si potrà mai sapere se effettivamente il corpo appartenga o meno alla santa. Fatto sta che dal 1863 ad oggi le spoglie sono custodite in una teca di vetro e qui ogni anno migliaia di pellegrini vengono a rendere omaggio alla Santa.
Le mani ed i piedi consumati e ormai mummificati escono da una veste rossa arricchita da ricami dorati. Il volto è invece coperto da una misteriosa maschera d’argento che venne messa nel 1955 dal Patriarca di Venezia Angelo Roncalli (Papa Giovanni XXIII), per proteggere il viso dalla polvere. Il 7 novembre 1981 la reliquia di Santa Lucia venne trafugata con richiesta di riscatto, ma poi fortunatamente venne ritrovata dalla polizia proprio il 13 dicembre dello stesso anno. Per motivi storici, le spoglie della Santa si trovano qui a Venezia da secoli, ma ancora oggi viene reclamata dalla città di Siracusa, sua città d’origine.
La festa di Santa Lucia a Verona
Una leggenda diffusa a Verona narra che in città, attorno al XIII secolo, si era diffusa una tremenda ed incurabile epidemia che colpiva gli occhi dei bambini. Gli abitanti della città erano disperati e decisero così di di chiedere la grazia a Santa Lucia, la Santa protettrice della vista. Fecero così insieme ai bambini un pellegrinaggio scalzi e senza mantello fino alla chiesa di S. Agnese, dedicata anche alla martire originaria di Siracusa, nel luogo in cui oggi si trova Palazzo Barbieri, sede del Comune di Verona.
Inizialmente, secondo la leggenda, i bambini veronesi si rifiutarono di partecipare a questo pellegrinaggio. Così i genitori fecero loro una promessa: se avessero preso parte alla processione a piedi scalzi, la Santa al loro ritorno, avrebbe fatto trovar loro numerosi doni. I bambini accettarono la proposta tanto allettante con entusiasmo e l’epidemia si placò poco dopo. Da quel giorno in poi il 13 dicembre è iniziata la tradizione di far trovare ai bambini i regali e di portarli in chiesa per ricevere la benedizione degli occhi.
I banchetti veronesi di “Santa Lussia”
A Verona nel ‘900 in concomitanza con la ricorrenza di Santa Lucia, è iniziata la la tradizione di organizzare la grande fiera tra Piazza Bra, via Roma e piazza Cittadella, con i famosi “bancheti de Santa Lussia” che offrono la possibilità di assaggiare diverse specialità enogastronomiche e prodotti tipici artigianali, oltre ai classici dolcetti e mandorle caramellate.
La notte magica di Santa Lucia: il libro con la storia in Rima
La casa editrice veronese Edizioni del Baldo racconta in un libro in rima la storia di Santa Lucia. Attraverso illustrazioni ricche di particolari e colori molto vivi si entra in questo racconto per venire trasportati in un mondo di emozione e di magia. Aprono e chiudono il libro due filastrocche e la storia della vita della Santa.
Oltre ad essere una bella favola, originale e unica perché in rima, è molto interessante sia per adulti che per bambini per conoscere la vera storia di Santa Lucia. Età consigliata: 5+.
Trovate qui il libro, educativa e utile idea regalo.
La festa di Santa Lucia a Vicenza
Anche a Vicenza si festeggia la Santa con un mercatino caratteristico a Borgo Santa Lucia con eventi e spettacoli alternati ad appuntamenti religiosi. Dalle 10 alle 19 i negozi di questo storico quartiere offriranno i loro prodotti tradizionali lungo le vie del quartiere. Inoltre sarà presente una singolare esposizione dedicata ad arti e mestieri. Tutti gli eventi religiosi avranno luogo nella Chiesa di Santa Lucia.
Tutte le informazioni dettagliate e aggiornate sul sito del turismo della provincia di Vicenza.
La letterina di Santa Lucia: come scriverla
Qualche settimana prima dell’arrivo di Santa Lucia bisogna scrivere la propria letterina con i propri desideri e posizionarla sul davanzale, oppure sopra al camino. In alcune città è persino predisposta un’apposita cassetta che la stessa Santa Lucia passa a svuotare.
In qualsiasi luogo si decida di metterla non c’è da preoccuparsi: Santa Lucia e il suo aiutante Castaldo, sono due personaggi scaltri e sapranno sicuramente come trovarla!
Nella lettera i bambini possono usare la fantasia scrivendo alcuni desideri, oppure disegnandoli (i più piccoli che non sanno ancora scrivere possono farsi aiutare da un adulto). Più il messaggio sarà decorato e più la Santa sarà felice di riceverlo. Anche se scriverete una lista infinita, Santa Lucia sceglierà soltanto uno o massimo due regali a scelta in base alla reperibilità. Non sempre, ovviamente, Santa Lucia è in grado di esaudire qualunque desiderio (i bambini hanno spesso richieste impensabili). Lei fa quel che può, ma state certi che non vi deluderà.
I bambini che per tutto l’anno si sono comportati bene (sappiate che Santa Lucia vede attraverso i muri, sa tutto e durante l’anno passa in giro per le case a controllare tutti i bambini!) potranno dormire sonni tranquilli ed attendere i loro regali. Chi invece ha disubbidito spesso rischierà di trovarsi l’indesiderato e temuto sacchettino col carbone al posto di doni e dolcetti.
Idee regalo originali da scrivere nella letterina
E’ bello partecipare e assistere i bambini nella stesura della letterina e, perché no, consigliar loro anche qualche idea regalo originale e immateriale. Abbiamo raccolto per voi tante belle idee per regali di Natale artigianali made in Veneto: ottimo spunto anche per i regali di Santa Lucia. Non solo per bambini, ma anche per adulti. Perché Santa Lucia è imprevedibile e può portare regali a tutta la famiglia!
L’attesa: cosa preparare prima che arrivi Santa Lucia
Dopo aver scritto la letterina e averla appositamente posizionata nei luoghi sopra consigliati, bisogna aspettare che la Santa passi e la ritiri durante la notte. Spesso accade che non passi subito, perché provate ad immaginare voi quante letterine ha da ritirare in questo periodo dell’anno!
L’attesa è sicuramente l’elemento che rende ancora più entusiasmante questo evento! I giorni che precedono il 13 Dicembre i bambini scalpitano per l’arrivo di Santa Lucia, del fedele aiutante Castaldo e dell’immancabile asinello. Secondo la tradizione, l’asinello aiuta la Santa fin dai tempi in cui lei fece arrivare del grano ad una città colpita da una tremenda carestia, in un carretto trainato proprio da asinelli!
Qualche giorno prima dell’arrivo può capitare che la si veda in giro, perché passa per controllare e salutare i bambini. Se si è molto fortunati, e se il tempo glielo permette, può passare anche dalla propria casa la sera stessa del 12 Dicembre.
A volte lascia qualche traccia del suo passaggio facendo trovare qualche caramella in giro, oppure si può sentire solamente il suono del campanellino che porta sempre appresso.
I “puoti”: i biscotti veronesi per la Santa
Il pomeriggio 12 Dicembre mettetevi all’opera in cucina e preparate tutti insieme dei biscottini oppure una buona torta. Santa Lucia e i suoi fedeli aiutanti sono affamati e hanno bisogno di tanta energia per riuscire a portare a termine tutto il loro lavoro in una sola notte!
Dopo aver preparato i dolcetti poneteli in un piattino con qualche mandarino insieme ad un buon bicchiere di latte (o acqua) e una carota per l’asinello e del buon vino per il Castaldo.
A Verona e provincia è tradizione preparare i biscotti di pasta frolla che in dialetto chiamiamo “Puoti” (bambolotti), perché fatti a forma di omini, ma i bambini possono sbizzarrirsi e farli anche con qualsiasi altra forma. Le formine di pasta frolla si racconta che tengano lontano il male e che portino fortuna.
La ricetta tradizionale per fare i puoti
Ingredienti:
- 100 g di zucchero di canna grezzo
- 200 g di burro a pezzi
- 370 g di farina
- 1 uovo
- 1 pizzico di sale
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato
- buccia grattuggiata di mezzo limone (opzionale)
- zucchero a velo
Procedimento:
- Preparate un po’ di farina all’interno della terrina e fate un buco nel mezzo. Versate le uova e gli altri ingredienti (senza aggiungere lo zucchero a velo) e impastate con le mani.
- Dopo aver ottenuto un impasto omogeneo, formate una palla, ricopritela con pellicola trasparente e lasciatela in frigo per mezz’ora circa.
- Preriscaldate il forno a 180°
- Dividete la palla di pasta in tre parti e stendetela con un mattarello su un piano liscio precedentemente infarinato fino ad ottenere lo spessore di mezzo centimetro
- Tagliate la pasta con i diversi tipi di formina
- Infornate i biscotti riposti su carta da forno fino a quando la loro superficie non è dorata (circa 10-15 minuti)
- Sfornate, lasciate raffreddare, ricoprite con zucchero a velo e servite
Cosa accade nella magica notte di Santa Lucia
Il pomeriggio del 12 Dicembre Santa Lucia è solita girare per le case e per il centro delle città a salutare i bambini e a mostrarsi. Santa Lucia è sempre accompagnata dal suo fedele compagno Castaldo perché è cieca e da un asinello che la aiuta portando sulla schiena i regali da consegnare.
Quando è sera, però, si deve andare a letto molto presto e tenere gli occhi ben chiusi. La tradizione dice che se Santa Lucia viene vista nel portare i doni, accechi chi la vede lanciando la cenere negli occhi per far dimenticare l’accaduto. Quel che è più grave punirà i bambini disobbedienti non lasciando alcun regalo! Di solito il suo arrivo è preceduto dal suono di un campanellino che tiene in mano e che suona per avvisare i bambini.
Quindi è raccomandata la massima attenzione!
Osservando con attenzione tutti i passaggi, la mattina del 13 Dicembre troverete i regali. A volte Santa Lucia è magnanima e ve li metterà in bella vista, altre volte farà la burlona divertendosi a nasconderli per farvi giocare ad una piccola caccia al tesoro.
Oltre ai regali potete trovare qualche dolcetto e un pezzettino di carbone dolce. Non c’è da preoccuparsi perché Santa Lucia sa che ogni bambino si merita anche quello!
Se in questo periodo prenatalizio amate scoprire le tradizioni non solo italiane, non potete perdervi quella di Elf on the Shelf, l’elfo di Natale che arriva nelle nostre case.
Bellissimo articolo,ben documentato,ricco di aneddoti e empatia! complimenti!!
Grazie, amiamo molto questa tradizione