Tempo di primavera, tempo di passeggiate fuori porta, tempo da trascorrere con chi amiamo, tempo di riconnessione con la natura. Il tempo, il nostro bene più prezioso e al tempo stesso il più sfuggevole è il protagonista del sentiero delle Meridiane, un sentiero ad anello di facile percorrenza che abbiamo scoperto a Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo. Lo abbiamo attraversato con i bambini che lungo il percorso, oltre ad interessarsi a questi orologi solari, hanno anche fatto strani incontri…
Il percorso ad anello e le sue sorprese
A cavallo tra le valli Gesso e Stura il sentiero delle Meridiane è un anello semplice che si snoda tra boschi di betulle, querce e castagni . Il dislivello è di soli 200 metri e il tempo di percorrenza è di un’ora e mezza (due se si considerano le soste) pertanto si può considerare davvero adatto a tutti.
Per arrivarci da Borgo San Dalmazzo bisogna seguire la direzione della strada che risale la collina verso il santuario di Monserrato. Ma invece di raggiungerlo si deve proseguire verso la frazione Sant’Antonio di Aradolo e continuare ancora fino a tetto Pilone, dove si lascia l’auto in un ampio spiazzo.
Poi si deve prendere la strada asfaltata che sale verso il bosco e che diviene sterrata circa 400 metri dopo. Vi troverete a un bivio che segna a sinistra la strada per una camminata più impegnativa verso il Monte Saben, ignoratele e proseguite a destra seguendo l’indicazione del sentiero delle Meridiane ed il Monte Croce.
Il giardino del signor Sergio
Ed è qui che cominciano le sorprese per i bambini: subito dopo una curva a gomito ci troviamo davanti a una collinetta con sullo sfondo una casa e al posto del classico giardino un sorprendente spazio a cielo aperto realizzato dal signor Sergio per tutti i bambini che passano a trovarlo: un apiario dei libri con quattro casette che contengono libri e fumetti, cavalli, viandanti, sciatori e taglialegna in metallo che simboleggiano le passioni di chi li ha creati, una panchina vista montagne per soffermarsi a meditare o a leggere circondati dal silenzio e poi ancora alberi da abbracciare e babaciu (pupazzi in piemontese) con materiali di recupero che raccontano la storia di chi abita questa valle.
Un luogo incantato che da solo vale la gita. Uno spazio che muta nel tempo e che troverete diverso ogni volta, perché Sergio (suonategli se passate da quelle parti e vi farà vedere le sue api, assaggiare il suo miele e vi offrirà il caffè) non ha nessuna intenzione di fermarsi e ogni giovedì con il suo gruppo di amici si riunisce per pensare e realizzare qualcosa di nuovo.
Il sentiero delle meridiane a Borgo San Dalmazzo
Lasciato (a malincuore) questo giardino di pace, proseguite nel sentiero ignorando qualsiasi deviazione fino ad arrivare ad un casotto ricoperto d’edera: lì tra le foglie potrete scorgere la prima meridiana, quella di Pinocchio, il cui naso lungo indica l’ora esatta e, soprattutto, “segna solo ore serene”.
Poco più avanti in corrispondenza di una casa in legno si trova una seconda meridiana realizzata interamente in terra con materiali naturali (pietre e pezzi legno). Sembra incredibile ma questi orologi solari sono precisissimi e riescono a indicare anche i minuti. Sono state realizzate nel corso degli anni dal sig. Bernardo Marchetti per passione e a titolo assolutamente gratuito.
Subito dopo la strada sale un po’ e si scorgono degli antiestetici ripetitori, poco in linea con la bellezza del paesaggio circostante, ed è proprio qui che troviamo la maggior parte delle meridiane: ve n’è una ricavata da una parabola tv, un’altra che proietta il numero dell’ora, un’altra gigante a terra….sono davvero affascinanti, sarebbe bello essere accompagnati da un esperto in questo giro per approfondire il tema della loro costruzione e del funzionamento e rispondere a tutte le domande dei bambini che ci hanno colto totalmente impreparati!
Da qui si prosegue nel bosco, lungo la cresta, fino al Monte Croce, che si trova su una piccola altura. Qui svetta una grande croce davanti ad un panorama mozzafiato. Vicino alla croce troverete l’ultima meridiana, sicuramente la più complessa dell’intero giro: ha la forma di un tavolo con la scritta “Omnes II millenium horae” ed un funzionamento complesso con quattro tipi di ore di epoche diverse, un orologio lunare e l’indicazione delle montagne che si vedono da questo punto.
A questo punto potete riprendere la strada e terminare l’anello, scendendo tra i boschi fino a raggiungere il parcheggio dov’è presente il pilone votivo da dove siete partiti.
Bellissia e agevole escursione di montagna da dove si godono panorami mozzafiato e costruzioni di meridiane, pupazzi e immagini di grande artistica dimensione.
Siamo contenti che vi sia piaciuta questa passeggiata.