Spoleto è la città delle scale mobili. Un agglomerato medievale arroccato dove è possibile spostarsi sempre più in alto grazie a un sistema di scale mobili. Spoleto con i bambini è una città che ci ha colpito molto, forse quella che insieme ad Assisi con i bambini ci è rimasta più nel cuore.
La visita a Spoleto con i bambini inizia dalla Rocca Albornoziana
Decidiamo di iniziare la visita della città dalla parte più alta: la Rocca Albornoziana, rimasta perfettamente conservata con alcuni arredi originali e molti reperti dell’epoca. E così via sempre più in alto con le scale mobili. All’arrivo quasi non ci sembra vero di camminare sugli stessi pavimenti di Lucrezia Borgia.
All’interno della rocca decidiamo anche di fare la comodissima Spoleto Card al costo di € 9,50 per visitare più attrazioni a un minore costo.
La Rocca ha una vista favolosa e una strada panoramica che la circonda e permette anche di raggiungere il centro storico a piedi. La Rocca fu fatta edificare da papa Innocenzo IV per rafforzare militarmente e politicamente l’autorità papale nell’Italia centrale in vista dell’ormai imminente ritorno della sede pontificia a Roma. I lavori di costruzione si svolsero tra il 1363 e il 1367 circa e furono presieduti dal cardinale Egidio Albornoz, da cui deriva il nome. Dopo il 500 ha iniziato a perdere d’importanza e venne usata solo come residenza estiva. La Rocca ha una pianta rettangolare e ha due cortili, uno delle Armi e il cortile d’onore. Con le scale si accede al primo piano dove sono conservati arredi e dipinti originali.
Il ponte delle Due Torri
Nota dolente per le nostre vacanze , il Ponte delle Due Torri, bellissima attrazione, che scavalca il tracciato del torrente Tessino, è chiusa a causa del terremoto del 2016. Non è sicuro attraversarlo ed è possibile ammirarlo solo dalla Rocca. Uno spettacolo a metà. Ci siamo dovuti accontentare di scattare qualche foto da lontano.
Il centro storico di Spoleto
Scendendo sempre con le scale mobili, e dopo aver fatto la comodissima Spoleto card, ci avviamo a visitare il duomo che contiene all’interno reliquie di papa Giovanni Paolo II e San Francesco di Assisi, oltre a poterne ammirare la sua bellezza romanica. La Spoleto card ci permette anche di visitare la “Casa Romana” un esempio di abitazione signorile della prima età imperiale.
Gli ambienti della domus conservano dei bellissimi mosaici pavimentali e presentano lo schema architettonico tipico delle case patrizie. Durante gli scavi furono poi recuperati numerosi reperti, esposti. Spoleto è inoltre ricca di chiese, piccole e meno piccole, alcune rimaste intatte fin dal 1200 non vi resta che camminare negli affascinanti vicoli medioevali e scoprirle una per una.
Palazzo Collica
La nostra Spoleto card ci permette di visitare anche Palazzo Collicola costruito tra il 1717 e il 1730 su progetto dell’architetto romano Sebastiano Cipriani, per volontà del cardinale Francesco Collicola. Del palazzo possiamo visitare la mostra di arte moderna e il piano nobile, dove possiamo ammirare la ricostruzione di una abitazione gentilizia settecentesca che presenta arredi sia già appartenuti allo stesso palazzo, sia di diversa provenienza ma riconducibili alla stessa epoca e una Quadreria con dipinti dei secoli XV-XX, già nella Pinacoteca comunale.
Il Museo archeologico di Spoleto
Nonostante il gran caldo continuiamo la nostra visita al museo archeologico nazionale con il teatro romano e vari piani di reperti che abbracciano il periodo dal IV millennio a.C. al IV secolo d.C. Il museo è all’interno dell’ex monastero di sant’Agata.
Spoleto con i bambini, i nostri consigli
Scale e bambini non so quanto possono andare d’accordo. Il nostro consiglio è se si può di evitare il passeggino, per evitare di fare su e giù dalle scale mobili. Detto questo dietro ogni strada c’è qualcosa da scoprire, resti romani, chiesette, negozietti tipici che faranno breccia nel cuore dei piccoli. Emma non si è mai annoiata, ci ha però subissato di domande, ma non potrebbe essere altrimenti in una città ricca di storia come questa.
Post scritto da Damiana di Emma in Valigia
Damiana ha raccontato anche la bellissima giornata all’abbazia di San Galgano e la Spada nella Roccia