Torino è tutta in piano e a piedi si visita davvero facilmente. Ed è bellissimo anche scovare tutti i punti panoramici per vedere Torino dall’alto. Ma se volete scoprire una Torino insolita da amare e che piacerà moltissimo ai bambini, provate a scoprire Torino in canoa. Sì, avete capito bene: Torino vista dal Po è un’esperienza super consigliata per le famiglie. Il rumore del traffico e la voce della città sono lontani e, scivolando sulle acque del Po, si scopre una Torino inaspettata, con lo scalone di marmo del Castello del Valentino, le arcate dei ponti illuminate, le luci dei locali sul fiume. Ma come funziona? Quanto costa fare un giro di Torino in canoa? Noi abbiam oscelto l’esperienza al tramonto, ma ci sono vari orari, anche nel primo pomeriggio per i bimbi più piccoli.
Il giro di Torino in Canoa
L’esperienza del giro di Torino in canoa è organizzata da Somewhere Tour & Events l’agenzia turistica di riferimento per il turismo a Torino con gli Amici del Fiume.
L’appuntamento è in via Po 18, proprio dove c’è l’associazione e dove si viene accolti dai ragazzi e dalle ragazze dell’associazione sportiva e da una guida turistica. “Qui si allenano grandi campioni,” dice Ivana, la nostra guida, “ma vivere un’esperienza in canoa a Torino è per tutti. Giovani, meno giovani, bambini. Ognuno può vivere questa magia.”
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Il giro, a seconda del numero di partecipanti, della composizione del gruppo e del meteo, si svolge a bordo delle canoe da escursione (5 persone massimo) o delle ampie dragon boat (20 persone). Noi siamo saliti sulla dragon boat, comoda e super sicura con i più piccoli.
Due ragazzi dell’associazione ci danno i giubotti salvagenti e ci spiegano come si impugna la pagaia e come si rema e raccomandano: “Quando salite e quando scendete, fatelo due alla volta e con cautela è l’unico momento un po’ più difficile, perchè l’imbarcazione ondeggia, poi seguite le nostre istruzioni e sarà facilissimo.”
Inizia l’avventura.
Il percorso del giro di Torino in Canoa
Raggiungiamo in poche pagaiate il Ponte Vittorio Emanuele I e ammirato la Gran Madre di Dio e le facciate dei palazzi di piazza Vittorio Veneto riflettersi nell’acqua. Poi, costeggiando i Murazzi, gli ex magazzini di rimessaggio delle barche, accompagnati dalla musica dei locali, abbiamo oltrepassato il Ponte Umberto I. Ivana ci racconta le leggende della Madama Reale, e le storie dell’Esposizione Generale Italiana Artistica e Industriale… mentre remiamo immaginiamo i padiglioni lungo le rive del Po.
Vediamo anche una gondola. Eh sì sul Po c’è una gondola: il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude ha consegnato alla Società Canottieri Armida una delle due gondole presenti sulla Peschiera dei Giardini della Reggia, simbolo e testimonianza delle gondole storiche che accompagnarono ai primi del Settecento da Venezia fino a Torino il cosiddetto Bucintoro dei Savoia, fiabesca imbarcazione utilizzata per le parate reali oggi visibile alla Reggia, commissionato a Venezia da Vittorio Amedeo II nel 1729 per la residenza fluviale del Valentino.
La canoa si muove lenta accarezzando il pelo dell’acqua, costeggiamo il parco del Valentino e ci perdiamo nei colori dell’acqua che rifflette il cielo e la città. Anche i bambini dopo l’eccitazione inziale trovano il tempo del fiume e curiosi si guardano intorno.
Ivana racconta storie e annedoti. C’è una grande queite. I bambini remano a ritmo, un piccolo barchino a motore ci traina dolcemente (siamo controcorrente e il fiume è in piena dopo molte giornate di pioggia).
Oltrepassiamo il Castello, il Borgo Medievale, arriviamo al ponte Regina Margherita e torniamo indietro.
Ora siamo a favore di corrente e si rema davvero; l’istruttore a poppa ci dà il ritmo. Intanto scende il sole, è la golden hour, e la dolce luce blu del tramonto avvolge la nostra imbarcazione.C’è un’atmosfera fiabesca.
Circa un’ora dopo torniamo a riva.
Sul pontile c’è una piccola sorpresa. bollicine per gli adulti e succhi di frutta per i piccoli.
“Siamo amici del fiume perché ci piace curarlo e difenderlo. Crediamo che le nostre scelte possano migliorare il nostro futuro ma anche il presente,” dice l’istruttore. “Ecco perché questa esperienza di turismo green ci permette di condividere con voi questo amore.”
mentre chiachcieriamo scende la sera e le luci di Torino si riflettono sul Po.
Esperienza terminata, torniamo a casa come in un sogno. Ma se volete potete fermarvi anche per una cena in via Po 18.
È stato facile? Sì, molto, e altrettanto divertente, perché lo scopo è godersi il giro e la città
Consigli per un giro in canoa sul Po
Noi abbiamo scelto il turno del tramonto per ammirare i colori della città e, andando verso l’estate, è anche l’orario perfetto per godere dell’aria più fresca della sera.
Indossate scarpe da ginnastica e abbigliamento comodo. usate anche del epellente per gli insetti, siamo sul fiume e ci sono tante zanzare.
Se avete borse e zain iprma di salire in barca li potete lasciare in un posto sicuro e asciutto, in ogn icaso no nci si bagna, c’è solo un po’ di acqua ( ma è normale) sul fondo dell’imbarcazione.
In caso di maltempo o avverse condizioni del fiume, il tour viene rimandato.
Adatto ad adulti e bambini dagli 8 anni in su.
Non è stato faticoso, i ragazzi hanno pagaiato molto e osservato anatre e germani reali, noi abbiamo pagaiato meno e ascoltato le storie della guida. Tutti abbiamo scoperto una Torino da una visuale nuova.
- Quando: Da marzo a dicembre
- Dove: Amici del fiume, via Po 18
- Costo: