Un museo a cielo aperto, tante opere sui muri che danno voce ad altrettanti artisti. Un tour per tutta la famiglia da fare a piedi o in bicicletta, in autonomia o con l’ausilio di Kiki, la guida di StreetArtTourino che vi racconterà tutti segreti dei dipinti murali più emblematici delle periferia torinese. Un modo diverso di (ri)scoprire la città per un pomeriggio con i bambini.
Un itinerario ragionato della street art a Torino
Come vi dicevo, per fare questo percorso, se non ci si affida a una guida, occorre costruire un itinerario ragionato. Noi abbiamo avuto un cicerone d’eccezione, un amico che questi luoghi li conosce bene e ha contribuito a renderli più belli con la sua associazione “Il cerchio e le gocce” che dal 2001 promuove l’arte urbana e ha lanciato progetti innovativi di dialogo tra il mondo dei graffiti e quello delle istituzioni, portando a Torino tantissimi artisti nazionali e internazionali e sostenendo la riqualificazione dei cosiddetti “quartieri difficili”.
Ci ha accompagnato, dunque, in questo excursus urbano uno dei fondatori, MrFjiodor , talentuoso writer, che di questa giovanile passione ha fatto un lavoro che lo ha portato a viaggiare in tutto il mondo. L’itinerario che ha preparato per noi, con quattrenni al seguito, è stato di un paio di ore ma non esaurisce nemmeno lontanamente tutto ciò che la città ha da offrire sul tema. Questa sarà quindi la seconda tappa (la prima è stata il Mau) di un tour che vogliamo assolutamente approfondire e continuare.
La street art a Torino e il Comune
Proprio grazie all’ottimo lavoro fatto sul territorio, il comune di Torino negli ultimi anni ha deciso di puntare sull’arte urbana: vengono indetti nuovi bandi e nuovi artisti sono invitati a dipingere, da una settimana all’altra compaiono nuovi lavori sulle facciate degli edifici o come nel caso di Saype, sull’erba delle antiche Porte Palatine (Beyond Walls, questo il nome dell’opera, è una catena di braccia umane che l’artista sta riproducendo in tutto il mondo a simboleggiare la fratellanza tra i popoli e l’importanza che questa assume in un momento storico così delicato).
La street art ci dice che la città è viva, che cambia, che ha qualcosa da dire.
Muri puliti, popoli muti
è una scritta che ho letto per anni su un muro del mio quartiere, solo oggi ne comprendo appieno il significato. La arte urbana è importante perché nelle sue manifestazioni legali o illegali (autorizzate o non autorizzate) dà voce a chi quei quartieri li vive quotidianamente, la sua ricchezza sta nella sua mutevolezza e nella capacità di adattamento. Un murales può essere cancellato, ridipinto, farne una mappa certa è difficile perché lo spazio urbano cambia continuamente.
Il nostro tour della street art a Torino
Il nostro tour ha preso il via da Parco Dora per arrivare a Borgata Tesso, un giro della Torino post industriale mescolato a quello di un quartiere periferico storico con case basse tipiche dell’Ottocento, oggi teatro di multiculturalità.
Il Parco Dora è un luogo post-industriale della periferia Nord di Torino. Si estende per 400.000 metri quadri, ed è la più grande area dimessa cittadina, di cui buona parte è stata riqualificata.
Abbiamo avuto la fortuna di vedere in anteprima un lavoro appena terminato proprio da Mr Fijodor e da Corn 79 sulla facciata esterna ed interna del MACA il museo dell’ambiente e del riciclo, attualmente chiuso da Dpcm ma di cui speriamo di parlarvi presto, nel quale si riconoscono i tratti tipici dei due artisti: più lineari e geometrici quelli di Corn79, più giocoso e quasi infantile quello del nostro cicerone. Stante la serietà dei temi trattati quali il green, l’importanza delle buone pratiche, il riciclo, la facciata del museo appare coloratissima e cattura l’attenzione di tutti, bambini compresi.
Il richiamo all’importanza dell’ambiente lo ritroviamo anche poco più avanti “Qui il focus è l’equilibrio tra uomo-natura, un bilanciamento che mai come oggi deve essere ristabilito. Le mie illustrazioni” racconta Mrfijodor “mandano un messaggio chiaro: diversi elementi figurativi sono impilati in maniera precaria ma stabile. In bilico su un alveare figurano una sigaretta (simbolo del rifiuto quotidiano gettato nell’ambiente per distrazione), un elefante (animale in via di estinzione), un’automobile e una bicicletta (che rappresentano il nostro stile di vita e le scelte che noi compiamo quotidianamente); infine, una fabbrica che “schiaccia” il tutto. La fabbrica ha una doppia valenza, una concettuale perché è un elemento che deve cambiare ed evolversi, e l’altra di testimonianza a ricordo del passato industriale della zona di Parco Dora”.
Entrando nel vivo del Parco Dora, ci accorgiamo di quanto l’arte urbana e i graffiti writing abbiano dato colore a un’imponente spazio industriale smantellato. Camminiamo tra i pilastri delle ex fabbrica Teksid, teatro in quest’ultimo due decenni di festival di musica, congressi, feste di fine del ramadan, esposizioni, oggi ritrovo di giovani skater, di chi vuole giocare a basket o fare una roda di capoeira e siamo circondati da opere di street art, un vero e proprio museo a cielo aperto.
Fijodor ce ne mostra una appena realizzata in onore di Mishima e della sua morte avvenuta 50 anni fa, ma Arturo è nettamente più interessato alla tigre colorata alle nostre spalle…
I graffiti sono così tanti che c’è l’imbarazzo della scelta in quanto a soggetti, colori, tratti. Qui troverete qualche foto di quelli che ci hanno colpiti maggiormente ma vi invito a fare il vostro giro e scegliere il vostro preferito. Nonostante il freddo pungente aremmo davvero potuti rimanere molto più tempo e torchiare con altre domande la nostra guida ma prima del calar del sole, abbiamo scelto di spostarci in Borgata Tesso e scoprire un’altra parte di Torino sconosciuta ai più.
Borgata Tesso è uno storico quartiere della Circoscrizione 5 di Torino, situato nell’area nord della città. Un tempo veniva chiamata Barriera di Lanzo ed è un esempio di quartiere operaio e piccolo borghese sorto a cavallo fra il XIX e il XX secolo, sotto la spinta della prima industrializzazione di Torino. Ancora oggi la zona mantiene gran parte del suo stile architettonico originario, poco interessato dagli sviluppi dell’edilizia moderna.
Si cammina lungo via Giachino, ammirando questo piccolo borgo torinese, con le sue strade acciottolate, le piccole botteghe e ristoranti, e si arriva all’incrocio con corso Brin, dove, da un’alta parete cieca, un piccione guarda pacioso i passanti. Lo ha dipinto un giovane artista torinese, Mauro Fassino, per il MAU. Dall’altro della strada scorgiamo una mongolfiera che si innalza al cielo e tutto intorno, sulle serrande abbassate, sui garage, facce buffe, animali fantastici, clown.
Siamo a pochi chilometri dal centro di Torino e ci sembra di essere in un un’altra città. Ci mancava quest’aria di stupore che le cose nuove ci regalano quando siamo in vacanza. A volte basta poco, basta alzare lo sguardo o cambiare la solita strada e chissà quante cose ci possono raccontare i muri.
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Info utili per il tour della Street Art a Torino
Per realizzare il tour che abbiamo fatto con Viaggiapiccoli potete usare auto o bicicletta o mezzi pubblici per spostarvi da Parco Dora a borgata Tesso, il resto si fa tranquillamente a piedi con i bambini.
Per le visite guidate: SAT Street Art Tourino Street Art Tourino che dal 2014 organizza itinerari ad hoc per scoprire le opere d’arte murarie della città (streetartourtorino@gmail.com, 349/2193014)
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