Un viaggio sull’Hurtigruten, il postale dei fiordi, era il nostro sogno. Lo definiscono il viaggio in mare più bello del mondo. E lo è. Attraversare i fiordi al ritmo lento del traghetto e puntare fino all’estremo Nord è ancora oggi un’avventura indimenticabile. Ma, il traghetto postale dei fiordi è tanto magico quanto caro. Come prenotare il traghetto postale? Quanto costa? Come risparmiare? Quali fermate fare con l’Hurtigruten? Per programmare il nostro viaggio ci abbiamo impiegato due mesi. Proviamo a condividere con voi le nostre strategie, con una piccola guida per un viaggio Hurtigruten il postale dei fiordi con i bambini.
La storia e il fascino dellHurtigruten
Partire con Hurtigruten significa viaggiare su una rotta leggendaria. Gran parte della Norvegia settentrionale non aveva strade o ferrovie adeguate fino a dopo la Seconda guerra mondiale, quindi i piccoli villaggi di pescatori spesso vivevano isolati. Questo fino al 1893 quando la DS Vesteraalen, la prima nave a vapore Hurtigruten, il 2 luglio fece il suo viaggio da Trondheim a Hammerfest, facendo scalo in 11 porti lungo il tragitto. La nave poi si spinse verso Sud, toccando Bergen e veso Nord arrivando a Kirkenes.
Ancora oggi l’Hurtigruten continua a unire il Nord al Sud della Norvegia, portando posta, merci e persone. Noi abbiamo incontrato una nonna che era andata a trovare i nipotini a Oslo e a fare una visita medica e sul nostro traghetto. Ha insegnato a Giulia a lavorare a maglia e alla fine le ha regalato il cappellino che hanno fatto insieme. Un viaggio su una nave vintage (non troverai casinò e discoteche), in cui passi il tempo a scrutare l’orizzonte, attraversando i fiordi più belli della Norvegia, a sorseggiare caffè caldo e a parlare con le persone. Conversazioni tra sconosciuti, che hanno tempo e sono circondati, come te, dalla bellezza. È un viaggio con tutto il fascino della lentezza.
Che tratta fa il traghetto postale dei fiordi
Il traghetto postale tutt’oggi è usato dai norvegesi come traghetto per trasportare posta, merci e persone oltre che turisti e fa tantissime tappe tecniche di un quarto d’ora- 20 minuti. Poi ci sono le soste per i turisti:
- Bergen ( porto di partenza)
- Geirangefjord (non si scende a terra, ma si attraversa il fiordo con la nave)
- Alesund
- Trondhneim
- Circolo polare artico (non si scende a terra e il passaggio è sempre al mattino presto)
- Bodo
- Stamsund
- Tromso
- Honningsvag
- Kjollefiord-Mehamn
- Kirkenes (porto di Arrivo)
Il viaggio completo dura 11 giorni, andata e ritorno 22: il cosiddetto “Round tour”, il giro circolare che va da Bergen a Kirkenes e di nuovo a Bergen. Ma pui salire e scendere dal traghetto, o fare crociere più brevi. Inoltre ci sono diverse navi, con diversi servizi. Noi per una questione di date abbiamo scelto la Nordlys, moderna con sauna e mini palestra.
Quali fermate fare con l’Huritgruten
Noi siamo saliti a Bergen e siamo scesi a Stamsund, sulle isole Lofoten. E siamo scesi alle fermate intermedie di Alesund, Trondhneim e Bodo (clicca sul link e leggi le escursioni nei dettagli).
Noi siamo scesi da soli, ma volendo ci sono anche le escursioni organizzate, bellissime, come quella a Bodo, ma anche molto molto costose)
La nostra idea iniziale era di fare le ultime tappe e arrivare fino a Kirkenes, perché l’estremo Nord ha un grande fascino. Poi, però abbiamo scoperto che partendo da Bergen avremmo visto il Geirangefjord, uno dei più belli della Norvegia e che si può ammirare solo via mare. E siamo scesi a Stamsund perché volevamo dedicare due giorni pieni alle Lofoten. Altra opzione può essere arrivare fino a Tromso, la città più grande oltre il circolo polare artico.
Si può anche scendere a una tappa, dormire e poi prendere un’altra nave, con una nuova prenotazione.
Se poi ti piace la vita da crociera, al di là delle escursioni, sulle diverse navi ci sono sauna, vasca idromassaggio all’aspetto, giochi di società a disposizione dei passeggeri. Noi abbiamo fatto due puzzle, uno da 500 pezzi e uno da mille. Anche se il mio passatempo preferito era accoccolarmi sulle poltrone vista mare con computer o libro e caffè e guardare il mare. Abbiamo anche chiacchierato molto con gli altri passeggeri. In questi viaggi si incontrano persone con storie da raccontare.
Abbiamo conosciuto la nipote di Pietro Nenni che ora vive a Francoforte, una simpatica famiglia italiana con la piccola Bea, un gruppo di medici che veniva dal Sud Africa e dall’Australia, un viaggiatore norvegese solitario che per qualche anno aveva lavorato in Sicilia, la nonna 8 con il marito) che era andata a Trovare la figli a e i nipotini a Oslo e ha regalato il cappello a Giulia, un ragazzo che camminava a piedi scalzi e aveva le suole dei piedi scure come cuioi.
Come prenotare il traghetto postale dei fiordi norvegesi
La cosa più difficile è fare la giusta prenotazione per il postale dei fiordi. Ecco le nostre considerazioni e i consigli per risparmiare
1). C’è un sito in Italiano, ma non prenotare da qui, perché ti offre solo pacchetti ( costosi) e no nti permette di personalizzare il viaggio.
2) Vai sul sito norvegese Hurtigrutem.no e con google traduci le pagine e prenota da qui, dove puoi personalizzare il viaggio scegliendo la stazione di partenza e arrivo, se fare mezza pensione, pensione completa e quale cabina prendere.
3) Altro consiglio, prenota il prima possibile, anche un anno prima. Ci sono offerte con sconti del 30 per cento per chi prenota entro il 31 marzo dell’anno precedente al viaggio; certo programmare con tanto anticipo non è facile, ma il risparmio è sostanzioso. In ogni caso almeno sei mesi prima. Perché? Per due motivi: le cabine più belle sono le prime a essere prenotate e anche i prezzi sono più bassi, poi aumentano. Potresti anche giocare il tutto per tutto e prenotare lastminute per avere un bello sconto, ma sicuramente avrai le cabine più brutte.
4) Quale cabina scegliere? Dipende se soffrite di claustrofobia o no. Noi abbiamo preso una cabina con oblò (ma era buia) e una con finestra (entrambe vista mare), non abbiamo trovato una quadrupla, quindi abbiamo preso due doppie. Le cabine sono molto confortevoli, con bagno, doccia e spazio adeguati.
Quanti giorni stare sull’Hurtigruten
Ovviamente si può fare l’intera crociera, ma è costosissima. Il nostro consiglio è di rimanere sull’Hurtigruten almeno tre notti per vivere appieno l’emozione della crociera, i tempi lenti della nave, le passeggiate sul ponte cercando fattorie e moli lungo la costa, entrando nei fiordi.
Ogni giorno sul ponte sette c’è una piccola cerimonia, in cui assaggiare prodotti tipici e brindare insieme: noi abbiamo assaggiato prosciutto di agnello essiccato e cozze, condite con timo, aglio, peperoncino e zenzero.
Il passaggio del circolo polare artico, poi, è un momento mitico. In genere avviene la mattina molto presto, quindi se hai una cabina con finestra puoi scorgere le boe in mare, però in mattinata c’è la cerimonia del passaggio: state attenti non mettetevi in prima fila, perché la cerimonia consiste in un brindisi e in un mestolo di acqua ghiacciata in testa (ahhhh!).
Un viaggio sul postale dei fiordi con i bambini
Prima informazione utile: i bambini fino a tre anni non pagano. E si può chiedere una culla
Poi, perché fare un viaggio sul traghetto postale dei fiordi con i bambini? Prima di tutto ai bambini la nave piace, perché possono muoversi liberamente, i ritmi non sono mai frenetici e c’è la colazione a buffet ( quest’ ultimo per i nostri figli è un aspetto molto importante).
Ms Finarker è la nave più adatta alle famiglie, perché ha una sala giochi per i più piccini e lo Young explorers Programme, un intrattenimento – in lingua inglees- per stimolare lo spirito di avventura.
Anche sulla nostra nave, la Nordlys, per i bambini più grandi ogni giorno c’era un momento in cui spiegavano come nascono i fiordi, la storia dei vichinghi, animali e piante della Norvegia. Enrico e Giulia le hanno trovate interessantissime e molto semplici (ovviamente sono in inglese).
Se hai bambini piccoli porta pannolini e salviette da casa.
E porata anche dell’acqua.
Mangiare sull’Hurtigreuten
Al momento della prenotazione noi abbiamo scelto la mezza pensione: colazione a buffer e cena con tre portate. Calcolati i costi dei pasti in Norvegia o anche solo la spesa al supermercato è la scelta più conveniente. Anche perché sul postale si mangia benissimo.
La colazione
La colazione è abbondantissima e puoi scegliere tra dolce e salato. Una mattina hanno fatto i pancake caldi. Diciamo che con una colazione a base di salsicce, uova e bacon arrivavamo a cena senza crampi della fame. C’è anche un angolo separati con pane e tostapane dedicato ai celiaci.
Per la cena si hanno tre possibilità tra un piatto di pesce, uno di carne e uno vegetariano e si prende antipasto, secondo e dolce. Tra gli antipasti carpacci e zuppe, come secondo agnello, pollo o salmone e come dolce tra le scelte c’è sempre il gelato.
Mezza pensione
Colazione: super abbondante
Cena: tre portate. Prezzo alto ma in linea con il prezzo norvegesi. Bevande escluse. Tranne l’acqua del rubinetto ( buona)
Qualità ottima.
Servizio veloce
Il ristorante all’imbarco Begen ha fatto una cena a buffet di straordinaria ricchezza ( consigliatissimi il salmone e il baccalà). Gli altri giorni ci sono dei turni, che si scelgono al momento dell’imbarco, tra le 18 alle 21. I turni ci sono solo perché il cuoco cucina tutto al momento, ma non ti mettono fretta per mangiare. Sull’Hurtigruten nessuno ha fretta.
Poi c’è un bistrot aspetto dalle 13 alle 21, dove si può ordinare alla carta (c’è anche la pizza), ma è molto più caro.
Caro anche il vino. Si può fare un abbonamento, il costo è in proporzione al vino scelto. Ma diciamo che abbiamo visto a 60 euro bottiglie che al supermercato costano 15 euro. Più abbordabile la birra (i prezzi sono sempre norvegesi): 18 euro una pinta (0,5 litri).
Tutto carissimo anche al bar. Noi abbiamo preso solo i waffle, a 4,50 euro e fatti sul momento.
Posso portare l’auto o il camper sul traghetto postale?
Ovviamente il nostro sogno era arrivare fino a capo Nord in camper, ma per questa volta abbiamo scartato l’idea perché sull’Hurtigruten non imbarcano camper e van.
Per quanto riguarda l’auto, un consiglio, prenotate davvero in anticipo ( almeno sei mesi) perché non imbarcano tantissime auto e i poti finiscono velocemente. Noi abbiamo pagato circa 800 euro per una crociera di tre notti.
C’è la connessione internet
Quando sali a bordo ti danno una tessera magnetica, con nomee cognome. Abbiamo capito che quella è la tessera del potere. Non solo perché apre la stanza e ti dà accesso al ristorante, ma anche perché se hai la tessera all inclusive hai diritto a tutto, caffè gratis dal bistro e connessione internet.
Altrimenti devio pagare tutto.
Per il caffè, io ho risolto, invece di prenderlo a pagamento ad bistro del ponte sette, me lo portavo dalla bistro al quarto piano ( aperto fino alle 18) al settimo dove ci sono le poltrone vista mare.
Per internet si può scegliere la connessione per un giorno ( 6 euro) o tre giorni ( 15 euro), con ogni connessione si possono collegare fino a cinque dispositivi, ma solo due contemporaneamente.
Come scegliere la cabina sul traghetto postale dei fiordi
Ultima riflessione: come scegliere le cabine sull’Hurtigruten. Non è una scelta indifferente. Parte del viaggio in nave lo fai anche in cabina.
Ripetiamo ancora. Prenota per tempo. Noi abbiamo prenotato sei mesi prima e già non c’erano più quadruple, quindi abbiamo preso due doppie ( spendendo di più).
Ci sono vari tipi di cabine
- Cabina cieca, interna
- Cabina vista mare con oblo
- Cabina vista mare con finestra
- Cabina superiore
- Suites
Noi abbiamo scelto una cabina con oblo e una con finestra al ponte tre. Oltre la luce, quella con finestra era più spaziosa, luminosa e confortevole. La cabina ha un armadio a muro, specchio, tavolinetto retraibile, bagno e doccia, un divano letto ed un letto reclinabile “a muro”. Le prese per la corrente sono come quelle nostre ed in cabina ce ne sono 3.
La navigazione è tranquillissima, da Bergen a Honnisvag (Capo Nord) si naviga praticamente sempre sotto costa. Sulla nave ci hanno detto che solo nell’ultimo tratto verso Kirkenes si balla perché si è nell’oceano aperto.
Come vestirsi sul traghetto postale
La solita regola della nonna di vestirsi a cipolla vale sempre. All’interno della nave noi abbiamo indossato pantaloni lunghi e maglietta a maniche lunghe.
Sul ponte serve piumino leggero e cappello (noi siamo andati a fine agosto).
Per le escursioni invece portate sempre un antipioggia, perché è molto probabile trovare cattivo tempo.
Se arrivate a Tromso e oltre, portate anche guanti, maglietta e calzamaglia termiche e scarpe da trekking o dopo sci leggeri.
Il traghetto postale dei fiordi non è una crociera elegante, quindi niente cene con il capitano o serate glamour, non servono abiti lunghe o giacche. Anzi troverete passeggeri vestiti nei modi più curiosi possibili.
Sulla nave ci sono pochissimi italiani, molti tedeschi e americani, quasi tutti over 60 e viaggiatori solitari.
Il viaggio sul traghetto postale dei fiordi è il più bello del mondo?
Il viaggio sul traghetto postale dei fiordi è il più bello del mondo? Bella domanda. Dipende da quello che ti aspetti. Per noi è stato un viaggio mitico, con lo sguardo puntato sempre all’orizzonte.
Sulla nave puoi fare la jacuzzi, la sauna, un puzzle, leggere… ma anche semplicemente camminare sui ponti. L’atmosfera è vintage e malinconicamente romantica. Ti senti sospeso nel tempo, in una dimensione ovattata e lenta. Le luci sono gialle e calde, i pavimenti ricoperti di moquette. E allora quello che conta, non sono i divertimenti a bordo, ma la sensazione, ancora oggi, di arrivare in terre lontane, selvagge, sconosciute. E arrivarci con lentezza. Forse la stessa sensazione l’abbiamo provata solo sul Passenger in Canada.
È caro? Sì, indubbiamente per tre giorni (imbarcando anche l’auto) abbiamo speso quanto costa una casa a Ischia per un mese a luglio, ma con calma abbiamo messo da parte i soldi per questo viaggio, anno dopo anno (le ultime due estati di stop con il Covid, hanno contribuito). È un investimento. E crediamo sia stato magico farlo proprio con i bambini, arrivare con loro alle isole Lofoten via mare e perderci nella bellezza della Norvegia più selvaggia non ha prezzo . Per noi è stato un viaggio mitico.
Grazie per le informazioni, tutte utili e concrete.
Sto preparando un viaggio sul Postale per il mese di aprile e la vostra esperienza sull’Hurtigruten mi è servita molto per avere le idee più chiare..
Non ho ben capito come funziona la “carta del potere”, all inclusive. Si ottiene al momento dell’acquisto del biglietto o al momento dell’imbarco? Conviene?Che cosa comprende?
Grazie e complimenti per tutto!
Maria F.
Ciao Maria. Contenta di esserti stati utili.
Per la Card All inclusive penso sia da fare in fase di prenotazione… quando io ho chiesto a bordo il collegamento internet, mi hanno chiesto di vedere che card avevo…. E ovviamente avevo la card base ( niente incluso). Però, posso dirti che ho preso il collegamento internet per 2 giorni a 12 euro su 5 device e il caffè lo prendevo al quarto piano ( sempre gratis). In ogni caso sono certa che se valuti…puoi prendere anche a bordo la card…perchè per internet potevi farlo… al desk al quarto piano.
Cristina
Ciao, utili tutte le informazioni! Volevo chuedere, se prenoto un viaggio di 12 giorni che mi costa per due persone 8.000 euro….che garanzie ho di pagamento?
Salve Emilia, quando si paga, via mail arrivano i biglietti, per la precisione una ricevuta con il numero dei biglietti e poi una fattura per l’importo pagato. Noi abbiamo pagato con carta di credito. Cosa la lascia interdetta?
Ciao! Grazi per il tuo racconto.
Io vorrei andare con mio marito e mio figlio ma sono entrambi celiaci, sul sito non ho trovato molte informazioni sui pasti glutee free, ma poi google mi ha suggerito il tuo articolo, ed in effetti hai menzionato che sul battello c’è il pane senza glutine a colazione. Felicità! Per caso sai dirmi se anche per lacuna hai notato opzioni senza glutine? oppure se c’è preparazione e sensibilità nei confronti della celiachia? Perchè per esperienza ogni paese la gestisce diversamente.
Grazie
Ciao Marzia, a colazione ricordo distintamente tostapane e posate separate per i celiaci e anche per la cena si poteva richiedere ( a ricordo o in fase di prenotazione o in fase di imbarco abbiamo comilato un modulo su intollerane e allergie)
Cristina
Buona sera,
Ma siete riusciti a vedere anche fauna?
Aurora boreale?
Grazie mille
Aurora Boreale purtroppo no…e enanche grandi animali a dire la verità, ma paesaggio TOP!!!
Ciao! Articolo interessante…avete visto qualcuno caricare biciclette? Fare un pezzo in traghetto e poi proseguire o tornare pedalando?
Anna
Ciao Anna, no non abbiamo notato sinceramente se qualcuno caricava le biciclette, ma secondo me le fanno salire senza problemi… Sì pensa abbiamo incontrato varie persone in bici, anche un ragazzo che era partito da Milato ed è arrivato pedalando a Capo Nord.
Ciao e complimenti per la vs relazione. Vorrei prenotare il traghetto ma solo da Bergen a Bodo e un po’ oltre ma nel sito da voi indicato non trovo traccia per questi viaggi. Grazie
si si può prenotare qualsiasi tratta, ma sul sito in norvegese, come scriviamo
Buonasera e complimenti vorrei sapere se basta la carta d’ identità x salire sul postale Grazie
Ciao Ornella, per la Norvegia basta la carta di identità…sinceramente non ti possiamo riportare la nostra espereinza diretta per il traghetto perchè noi comuqnue avevamo il passaporto, ma proviamo a chiedere a un’amica che parte quest”anno e se ha informazioni certe, diverse, torniamo da te.
Eccoci Ornella, come promesso ci siamo informati e siamo tornati da te. Per il traghetto postale, come per tutta la Norvegia, basta la carta di identità ti serve il passaporto nel caso tu scenda sulle Svalbard o alle Isole Faroe
ciao quale compagnia di assicurazioni mi consigliate per il viaggio a bordo?
Noi facciamo l’assicurazione con Heymondo che copre tutto e sono davvero presenti in caso di emergenza. E’ un consiglio di parte, ma anche perchè ci fidiamo. Per i nostri lettori c’è anche uno sconto del 10% https://heymondo.it/?utm_medium=Afiliado&utm_source=VIAGGIAPICCOLI&utm_campaign=PRINCIPAL&cod_descuento=VIAGGIAPICCOLI&ag_campaign=BANNER&agencia=xWvHQ54dfUIGMFkrYjGRVlE0Wf3ayebyiO6r11SK
Buongiorno Cristina e Francesco, e grazie per il dettagliato e rassicurante resoconto. Recentemente mi sono imbattuta in diverse recensioni negative su questo tipo di viaggio, che ahimè hanno contribuito a demolire il mio entusiasmo. Abbiamo prenotato per agosto, 3 giorni alle Lofoten e poi risalita da Svolvaer verso Kirkenes con la nave NordNorge. Volevo chiedervi un chiarimento sul clima a bordo: molte persone riportano che l’aria condizionata è perennemente accesa, sia in giornate miti, sia in giornate fredde, rendendo così spesso la temperatura difficilmente sopportabile anche in estate. Vi chiedo quindi se la temperatura in cabina può essere regolata autonomamente o se è centralizzata, e se negli spazi comuni il freddo è davvero così insopportabile. Grazie.
Ciao Eleonora, io sono molto freddolosa, ma nei locali interni indossavo una maglia di cotone a maniche lunghe e una camicia di flanella, sui ponti invece bisognava uscire con maglione e giacca pesante. In cabina non ricordo il dettaglio se io l’ho spenta, ma noi a casa non usiamo aria condizionata, quindi se avesse fatto freddo me lo sarei ricordata, invece ricordo che dormivamo in biancheria intima. Insomma non ho assolutamente ricordi negativi sull’aria condizionata ( che personalmente non uso e non amo) Cristina
Buongiorno, complimenti per il racconto dettagliato e preciso… sto pensando a un viaggio in Norvegia per il prossimo agosto, ma mi trovo in alto mare, diciamo che avrei a disposizione una settimana piena ( esclusi i giorni di arrivo e partenza), la mia idea era di partire da Bergen con l’Hurtigruten, di vedere assolutamente Alesund e poi fare qualche tappa intermedia (come avete fatto voi) e fermarmi in un posto alle Lofoten, poi tornare a Oslo con un volo, tu credi sia fattibile in una settimana e senza auto? Che itinerario mi consigli? Voi avevate imbarcato la macchina?
Grazie
Debora
Se ti muovi solo in traghetto ce la puoi fare, tieni conto che le Lofoten senza auto non le riesci proprio a girare, vedi solo il posto dove attracca la nave. L’aereo lo prenderesti da Bodo?