Trekking con i bambini in montagna: un’impresa titanica? No, anzi, i bambini sono instancabili se si divertono e, per esperienza, alla fine, camminano il doppio di noi adulti, tra salti e corse avanti e indietro. Ma si sono piccoli segreti:
- bisogna motivarli e coinvolgerli,
- allenarli,
- scegliere l’attrezzatura giusta.
Trekking con i bambini:ogni bambino ha i suoi tempi
I nostri bimbi hanno sette anni e per ora camminano fino a 15 chilometri, con percorsi in leggera e media pendenza. Ma, ricordatevi, ogni bambino ha la sua soglia di resistenza, che non bisogna forzare. Camminare deve essere una passione, condivisa con i genitori. Non ci sono bambini più bravi o meno bravi, bambini capriccisoi e bambini super, ci sono bambini con tempi diversi. E lo dico da mamma di gemelli.
Enrico e Giulia da sempre vivono le stesse esperienze, ma mai allo stesso modo. Perciò non allarmatevi se la prima volta vostro figlio fa i capricci e non vuole camminare o se non cammina in città, non è detto che non cammini su un sentiero. Abbiate coraggio e fiducia nei vostri bimbi e metteteli alla prova… ovviamente voi dovrete sempre dare l’esempio.
Una piccola premessa, a cui tenevo. Detto questo, i miei bimbi camminano, ma abbiamo anche piccoli escamotage per invogliarli. Ecco i nostri 10 trucchi infallibili per farli camminare, ma soprattutto per insegnare loro l’amore per la montagna e la natura.
1. Trekking con i bambini: è una grande avventura
La regola d’oro, quella che vale sempre, è: se i genitori sono titubanti i bambini sono titubanti, se i genitori sono positivi e propositivi, i bambini li seguono. Perciò se decidete di fare un sentiero con i vostri piccoli non abbiate esitazioni e presentate subito l’esperienza come una grande avventura.
Prima di partire fategli vedere il sentiero su una mappa o sul cellulare e spiegate loro che percorso farete e se ci sono difficoltà.
E le avventure non hanno età, perciò, un consiglio: portate i bambini a camminare da quando sono piccolissimi. All’inizio nello zaino e nel marsupio e poi piano piano con i loro piedini, prima per pochi metri con la mano a mamma e papà e poi finalmente da soli, perché “Sono diventati grandi”.
E torniamo al primo segreto: per far camminare i bambini in montagna c’è bisogno di allenamento, non solo per le gambe (bisogna procedere per step), ma anche per la testa. Per loro deve essere qualcosa di normale, non di straordinario, devon oessere abituati alla montagna e all’idea che in montagna si cammina.
2. Gadget e accessori per le passeggiate in montagna
Trucco numero due: i gadget. Avendo un maschio e una femmina sull’argomento siamo preparatissimi e credeteci gli accessori sono fondamentali per rendere un’avventura unica. Cosa intendiamo
- I bastoncini da trekking, i bambini li adorano. Noi glieli abbiamo regalati al loro sesto compleanno e li usano spesso come spade, ma li adorano. Va bene anche un ramo spesso.
- Bandana e occhiali da sole
- Zainetto con fischietto (noi lo abbiamo scoperto per caso, ma a loro è piaicuto moltissimo)
- Bussola, per giocare all’orienteering
Attenzione, però, a non appesantirli troppo.
3.Camminare con i bambini: un gioco e obiettivi facili
Proprio partendo dall’orienting, con i bambini si può trasformare il trekking in un gioco: si può organizzare la passeggiata per tappe, chiedendo ai bambini raggiungere una serie di punti che avremo fissato sulla carta o sul cellulare ( un fiume, un lago, un incrocio tra i sentieri), una specie di caccia al tesoro nei boschi. Se i bambini hanno obiettivi facili da raggiungere sono più motivati a camminare. Magari a ogni tappa si può dare un premio: un succo di frutta, un quadratino di cioccolata…
Ovviamente non potranno scegliere che strada fare, ma dovranno seguire il sentiero la bussola sarà usata come guida per intrattenerli e perché spesso i bambini chiedono. “Quanto manca”. Allora si risponde con un’ altra domanda: “Controlla, stiamo andando nella direzione giusta?”. È un piccolo trucco…ma funziona per spostare l’attenzione dal tempo allo spazio.
4. Camminare in compagnia è meglio
Questo è un punto fondamentale: in compagnia i bambini giocano e camminano più volentieri. Fanno squadra. E i più piccoli seguiranno i più grandi, i più lenti cercheranno di raggiungere i più veloci. Perciò una buona idea è invitare sempre qualche amichetto. Anche i genitori così potranno chiacchierare e camminare in compagnia.
5. Trekking con i bambini: si gioca a salutare
Sempre sul tema del gioco, una cosa bella della montagna è che quando si incrocia qualcuno ci si saluta. Noi prima di partire scommettiamo su quante persone saluteremo, così quando il bambino si stanca, per motivarlo ad andare avanti ricordiamo la scommessa: “Dai forza, devi salutare ancora cinque persone per vincere”.
6. Trekking con i bambini: motivarli sempre
Prima, durante e dopo il trekking ricordatevi di motivare i bambini, di fargli i complimenti per quanto sono bravi, per come si sono impegnati: “Oggi hai fatto un’avventura da grandi”. “È stato difficile, ma non hai mollato”. “Sai che anche io sono stanco, ma se cammini vicino a me e chiacchieriamo non ci penso”.
7. In montagna si raccontano tante storie, si va a caccia di animali e si ascolta musica
Il vero nemico quando si cammina con i bambini non è la strada da percorrere, ma il tempo da passare.
Il vostro obiettivo è quello di non farli annoiare. Perciò durante la passeggiata raccontate una storia o andate a caccia di animali, uccelli, formiche e orsi…non fa differenza… per i bambini sono tutti interessanti. Nel nostro trekking più impegnativo in Canada a Lake Helen, Enrico e Giulia hanno passato il tempo ammirando fiori di campo e i colori delle decine di funghi che crescevano sul bordo del sentiero.
E per i più pigri (ma non sempre, altrimenti si perdono le voci della montagna) si può cantare e ascoltare musica. Quando Giulia è molto stanca, con i lsuo mp3 si distrae e continua a camminare volentieri.
8. Trekking con i bambini: scegliere percorsi adatti
Ovviamente la scelta del sentiero è fondamentale. All’inizio del post parlavo di allenamento, pr far camminare i bambini in montagna bisogna scegliere sentieri alla loro portata, senza una grande pendenza e …il top è se trovate laghi e corsi d’acqua dove fare una pausa o un pic-nic. “Forza, bambini raggiungiamo il lago e facciamo il pic nic”, è una frase che funziona sempre.
9. La strada del ritorno è sempre più veloce
Questo è un trucco più per i genitori che per i bambini. Ricordatevi, la strada del ritorno è sempre più veloce. Anche il bambini più pigro o meno abituato, all’andata camminerà piano ,ma al ritorno camminerà lesto, senza perdere troppo tempo, per tornare a casa, per andare al parco giochi, per vedere …i cartoni.
1o. Trekking con i bambini: scegliere l’attrezzatura giusta
In Canada per noi la scelta delle scarpe si è rivelata un fattore determinante. Quando i bambini hanno capito che con la suola di una scarpa da trekking potevano mettere il piede nell’acqua, fare sentieri scivolosi o arrampicarsi sulle pietre, si sono sentiti dei super eroi (a volt anche troppo!) ,il sentiero è diventato una specie di parco giochi per sfide impossibili: “Mamma vedi come mi arrampico”, “Papà, guarda, non scivolo”. Quali scarpe ci hanno dato i superpoteri? Ve ne parlo in Trekking: come scegliere le scarpe giuste.