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Valencia con i bambini, con una guida da veri valenciani

Se state pensando di organizzare un weekend a Valencia con i bambini siete nel posto giusto. Ho vissuto a Valencia 9 mesi in Erasmus e ci sono tornato recentemente con tutta la famiglia. Oltre alle tappe essenziali che trovate su tutte le guide vi svelerò i miei posti preferiti, le usanze dei valenciani, dove e quando mangiare la migliore paella valenciana e cosa è necessario sapere per visitare Valencia durante le Fallas. Siete pronti a partire?



Perché andare a Valencia con i bambini

Valencia è una città a misura di famiglie:

  • Il centro storico non è troppo grande e si può girare tranquillamente a piedi
  • Le altre zone della città sono collegate da km di piste ciclabili (in piano!)
  • A metà degli anni ’80 la città ha deviato il corso del fiume Turia trasformando il letto del fiume nel più grande parco urbano spagnolo
  • A Valencia c’è il parco giochi più originale d’Europa, parola di piccoli esperti!

Quando andare a Valencia

Il periodo perfetto per visitare Valencia va da settembre a maggio, ma se non avete problemi a viaggiare con il caldo potete considerare di visitarla anche durante l’estate. All’altezza di Napoli, Valencia ha inverni miti e poco piovosi e primavere calde. Valencia non è al mare, ma il centro dista pochi chilometri dalla costa. Se volete sfruttare anche questo aspetto della città vi consigliamo di organizzare il viaggio da maggio a settembre.

Dove Dormire

Per dormire una buona soluzione può essere un appartamento, guarda questo che abbiamo trovato su Booking comodo pulito e centrale o l’albergo per famiglie Ad Hoc Carmen ( da prentoare però con un po’ di anticipo, perchè essendo molto centrale spesso è pieno)

 

Le Fallas: molto più di una semplice festa

Ogni anno dal 15 al 19 marzo la città di ferma, per festeggiare le Fallas, una festa che coinvolge l’intera città ed è stata nominata dall’Unesco Patrimonio Culturale immateriale dell’Umanità. Per la festa vengono costruite per le strade circa 800 sculture di legno e cartapesta – le Fallas – realizzate da artisti locali e rappresentanti personaggi famosi o temi di attualità sempre con critica e satira. Visitare Valencia durante le Fallas non è semplicissimo e necessita un po’ di organizzazione. Se avete intenzione di visitare la città in quel periodo considerate che alcune parti del centro storico non saranno raggiungibili e che a causa della chiusura di molte strade il trasporto pubblico sarà ridotto e dovrete camminare molto. Nonostante questo vi consigliamo di visitare la città durante questo importante evento che vi lascerà senza fiato.

Falla con due colombe a Valencia

Fallas 2024 a Valencia, una falla con la scritta della città

 

Cosa non perdere durante le Fallas:

  • Naturalmente vi consigliamo di vedere le Fallas più grandi, in centro storico non potete perdere quella di plaza del Ayuntamiento (la Falla comunale), quella del Pilar (la mia Falla quando vivevo a Valencia è sempre una delle più belle), la Falla Na Jordana e la Falla Cridà con lo sfondo della Torre de Serranos.
  • La Ofrenda – il 17 e il 18 marzo dal primo pomeriggio fino a mezzanotte migliaia di Falleras e Falleros provenienti da tutta la regione di Valencia sfilano per la città con i costumi tipici per portare i fiori che servono per costruire il manto della Madonna degli Abbnadonati. Una scultura alta 15 metri, in plaza de la Virgen nel centro della città sul retro della Cattedrale. Durante la Ofrenda le sfilate dei Falleros sono accompagnate da bande musicali.

Piazza de la Virgen durante la Ofrenda

  • La Masceltà – se avete paura dei botti non andate a Valencia in Fallas. Ogni giorno dal 1 al 19 marzo alle 14 nella plaza del Ayuntamento vengono fatti esplodere botti e fuochi artificali con rumore crescente per circa 10 minuti. È una tradizione strana, che non è semplice da spiegare e deve essere vissuta in prima persona per essere compresa. I botti e petardi di ogni tipo fanno parte integrante della festa e sono esplosi in ogni angolo della città di giorno e di notte, sembra spaventoso, ma ci si fa l’abitudine.
  • La Cremà – le Fallas terminano la sera del 19 marzo, tra le 20 e le 23 con la cremà durante la quale vengono bruciati tutte le sculture ad esclusione del Ninots, una delle sculture della Falla vincitrice del concorso che viene salvata per il museo delle Fallas. La cremà delle Fallas più grandi è spesso preceduta da uno spettacolo pirotecnico. Vedere andare letteralmente in fumo queste opere d’arte è molto emozionante.

Come raggiungere Valencia e spostarsi in città

L’aeroporto di Valencia è collegato con le linee 3 e 5 della metropolitana che in meno di mezzora raggiunge il centro della città.
Il centro storico è visitabile a piedi, per raggiungere il mare il quartiere del Cabanal o la Città della Scienza si può optare per la fitta rete del trasporto pubblico con bus e metro o noleggiare una bicicletta per spostarsi in sicurezza sfruttando le moltissime piste ciclabili.
Se optate per il noleggio delle biciclette ricordatevi sempre di chiuderle bene, i furti sono frequenti.

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Cosa mangiare e bere a Valencia

Tutti a Valencia vogliono giustamente provare la vera paella valenciana. La paella valenciana, di carne e verdure cotta con fuoco di legno di arancio (ma la troverete anche di pesce pur non essendo la paella tradizionale…), si mangia a pranzo. I valenciani sono soliti mangiare la paella per il pranzo della domenica nei ristoranti sul mare. Infatti è difficile trovare una buona paella in centro città, ma vi consiglio di prenotare uno dei molti ristoranti che si affacciano sulla spiaggia de las Arenas. Il ristorante storico è La Pepica.
La zona di Valencia è famosa per gli aranceti, in tutti i bar della città potrete gustare un buonissimo zumo del naranja fresco.

Nelle calde estate estive per rinfrescarsi i valenciani bevono la horchata valenciana, una bevanda dolce a base di chufa, un tubero che cresce solo in determinate condizioni climatiche come nella zona di Valencia. Ci sono tantissimi locali in cui si può provarla e anche diversi venditori ambulanti nel centro della città. Potete provarla anche a colazione accompagnata con dei fartons, dei dolci di forma allungata che vanno inzuppati nella horchata.

Cosa vedere a Valencia con i bambini

Spesso i turisti associano Valencia alla Città della Scienza, ma a Valencia c’è molto di più. Vi consiglio di iniziare la visita dal centro della città, rigorosamente da girare a piedi per scoprire tutti gli angoli più interessanti, anche fuori dalle strade principali.

Consiglio

Se volete poi girare tutta la città senza far camminare i bambini, un’ottima idea è sempre in bus Hop-on Hop-off Prenota qui

 

Ecco le tappe essenziali in centro città:

La Lonja de la Seda – nel cuore del centro storico la borsa dei mercanti, è uno dei monumenti gotici civili più importanti di tutta Europa. I bambini rimarranno senza fiato nella sala delle colonne tortili.

Il mercato centrale – Di fronte alla Lonja il mercato più grande della città è ospitato in un edificio modernista con decorazioni che fanno riferimento ai frutteti di Valencia. Tra le 1200 bancherelle avrete la possibilità di provare prodotti freschi e tipici.

La Cattedrale – La cattedrale è uno degli edifici più interessanti della città. Costruita su un antico tempio romano, poi convertito in moschea, ha una facciata principale stretta e curva molto particolare. Dal campanile della Cattedrale – il Miguelete – si ha una delle viste più belle sulla città, se non sapete come convincere i bambini a salire, potete tentare di indovinare il numero di gradini per raggiungere la cima.

La chiesa di San Nicolàs – un gioiello quasi nascosto, chiamata a ragione la Cappella Sistina di Valencia, non serve aggiungere altro, dovete visitarla!

La street art nel barrio del Carmen – in questo quartiere del centro di Valencia non servirà prepararsi un itinerario perché i murales sono in tutte le strade e i vicoli. Piccoli e grandi opere di artisti più o meno conosciuti decorano i grandi muri ciechi, le saracinesche dei negozi e le recinzioni dei cantieri.

Le piazze più belle della città – nel tour delle piazze della città dovete includere Plaza del Ayuntamento (il comune), Plaza de la Reina (quella della Cattedrale) e Plaza de la Virgen, ma non potete assolutamente dimenticare di passare per la piazza del Collegi del Patriaca, la mia preferita.

Le torri della città – Le Torres de Serranos e le Torres de Quart sono le uniche parti rimaste delle mura medievali della città. Vi consigliamo di salire sulle torri per vedere la città dall’alto.

La stazione ferroviaria Del Nord (Xàtiva) – progettata dall’architetto modernista Demetrio Ribes e inaugurata nel 1917, ricca di mosaici, è interessante anche se non dovrete prendere un treno.

Il parco del Turia

Chissà come ha reagito la città all’idea di deviare il letto del fiume per creare uno dei più grandi parchi urbani spagnoli. Se l’idea poteva sembrare folle il risultato è stato sbalorditivo. È sempre strano sporgersi da uno dei 18 ponti che attraversavano il fiume e “scoprire” che al di sotto ci sono alberi, piste ciclabili, parchi giochi, campi da calcio…
Parlando di parchi giochi, nel parco del Turia, c’è uno dei parchi giochi più originali al mondo: il Gulliver. Una scultura gioco che rappresenta Gulliver legato a terra, dove i bambini, ma anche gli adulti, si divertono a scivolare lungo le dita e i capelli del gigante come se fossero Lillipuziani.

Il parco è gratuito, ma è recintato ed è aperto solo di giorno con orari che cambiano a seconda della stagione, controllate sul sito.

La Città delle Arti e della Scienza

Vista della città della scienza a Valencia

Alla fine del Parco del Turia, verso il mare, si trova la zona della Città delle Arti e della Scienza. Opera dell’architetto valenciano Santiago Calatrava è spesso vista come il simbolo della città, ma alla fine del nostro racconto dovreste aver capito che non siamo molto d’accordo.

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Il più venduto è il biglietto Oceanogràfic e Museo delle Scienze (clicca qui) , ma c’è anche un biglietto combinato: Oceanogràfic di Valencia + spettacolo dei delfini al Dolphinarium + Bioparc Valencia clicca qui

Se avete solo un weekend per visitare la città non vi consigliamo di includerla nel vostro itinerario, ma se vi fermate di più a Valencia con i bambini potete considerare una visita al Museo della Scienza o all’Oceanografico.

due bambini fanno un esperimento al museo della scienza

Amiamo i musei scientifici, quindi non potevamo saltare la visita a questo museo che pur essendo un po’ datato – è previsto un riallestimento nei prossimi anni – è piaciuto molto ai bambini per le tante attività pratiche. Vi consigliamo di prenotare uno dei laboratori, noi abbiamo provato quello di robotica ed è stata un’esperienza interessante, ma dovete considerare che sono tenuti in spagnolo.

Enrico Tassistro
Enrico Tassistro
Marta Casanova, con Enrico e i piccoli esploratori Giorgio e Anna ( @I_tassistro)
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