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Vallata, il borgo fantasma in provincia di Caserta

 

Alla ricerca di gite con i bambini e di sentieri diversi e facili in Campania abbiamo scoperto Vallata, borgo fantasma in provincia di Caserta. Ci sono diversi sentieri che partono dal paese abbandonato: tutti facili. E dopo la passeggiata si può organizzare un pranzo a base di prodotti locali.



Il borgo di Vallata, frazione di Castel di Sasso

Vallata è una frazione di Castel di Sasso. Un piccolo gioiello, perfettamente conservato, tra i Monti Trebulani, adagiato alle falde del monte Friento, a circa 200 metri di altitudine.

Il borgo nasce all’incrocio di due strade dell’antica transumanza ed è un paese “corale” con le case le une appoggiate alle altre che sembrano guardarsi l’un l’altra e sorreggersi.

Il paese è di origine medievale, con preziose testimonianze di architettura Catalana, segno della vicinanza a Pontelatone.

Si racconta anche che Pier Paolo Pasolini visitò il Borgo di Vallata negli anni 60 durante le riprese del Decamerone.

La nostra visita al paese fantasma di Vallata

Il bello è partite proprio dalla visita del borgo abbandonato. Qui le case nascono direttamente dalla roccia.

C’è uno spiazzo dove parcheggiare l’auto e dove trovate dei bastoni per camminare, che potete liberamente prendere, ma a fine passeggiata dovete riportare per chi verrà dopo di voi.

A guardia del borgo c’è una casa abitata, con una simpatica signora con i capelli rosso fuoco e due cani, uno più piccolo e socievole (si chiama Pocho, come il campione del Napoli) e uno un po’ più timido.

Salutata la signora, che cura un bellissimo pollaio e un ordinato uliveto, si entra nel borgo, dove le case sono ancora in ottimo stato. Alcuni angoli sono stati anche ricostruiti con tende, tavoli, sedie di paglia, antichi fiaschi di vetro.

Bellissimi i lampioni in ferro battuto e vi consigliamo di camminare con il naso all’insù perché noterete fregi e architravi lavorati.

Proprio all’ingresso del borgo, sulla sinistra, fermatevi ad ammirare la casa a torre Apisa, che risale al 1538, un tempo appartenuta al feudatario Carafa di Columbrano, presenta una splendida torre colombaia a pianta quadrata, testimonianza dell’ uso dei piccioni viaggiatori.

Sul lato ovest si apre il portone principale ad arco catalano sormontato da una finestra dallo stipide in piperno scolpito a bassorilievo di grande pregio artistico.

Se vi addentrate nel piccolo borgo cercate anche la ex Casa Simeoni, databile intorno al 1700, con la stalla (notate la mangiatoia), la cucina, il patio con il forno a legna, la fornace e diverse camere.

Tutt’intorno tante altre case tutte in pietra viva con caminetto. Potete gironzolare tranquilli nel borgo, è piccolissimo e ci vuole una mezz’ora. Il bello è scovare piccoli dettagli e immaginare la vita nel piccolo paese contadino. E dopo la visita al borgo si parte per un trekking.

Trekking, i sentieri che partono dal borgo fantasma

Partendo dal borgo abbandonato di Vallata  potete scegliere diversi sentieri lungo le antiche mulattiere. ATTENZIONE, un lettore ci segnala che dopo la nostra passeggiata i sentieri sono stati abbandonati e protreste trovarli ricoperti di sterpaglie.

Noi, con i bambini abbiamo fatto il sentiero in lieve salita che arriva a un grande spiazzo (dove fare un pic nic) vicino all’antico cimitero di Santa Croce. Si tratta di un sentiero in dolce salita quasi tutta nel bosco dei Lombardi.

C’è però anche il veloce sentierino in ripida discesa per raggiungere il ruscello ed i resti di un lavatoio in comune con l’abitato di Morrone, posto sulla sponda opposta.

C’è poi la ripida mulattiera in salita verso il pietroso monte Caruso.

Cosa mangiare a Castel di Sasso

Se dopo il trekking a Vallata volete visitare Castel di Sasso è una terra di prodotti di altissima peculiarità. Potete trovare il vino DOC Casavecchia e olio extravergine di qualità, ma non potete perdervi il “Cacio Conciato” (o “Conciato Romano”), prelibato formaggio di origini antichissime, così denominato per la particolare tecnica di lavaggio e conciatura delle caciotte.

 

Per informazioni sul paese

No iabbiamo scoperto questo gioiello con la nostra amica esperta di sentieri nascosti, Raffaella Roma, ma per scrivere l’articolo abbiamo contattato anche Alessandro Santulli  (3925322408) che con la Pro Loco locale si occupa della valorizzazione del Borgo e della cura dei sentieri, che sono tutti segnalati e ben tenuti.

Se ami i posti fuori dai soliti itinerari turistici leggi la nostra guida ai borghi fantasma in Italia.
Poco lontana da Vallata ti condigliamo il trekking sul sentiero del Mirto a Castel Morrone

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Chi siamo

Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.