La terra del ghiaccio e del fuoco è sempre stata in cima alla nostra lista dei desideri di viaggio. Finalmente questa estate siamo riusciti a coronare il sogno. In questo articolo condivideremo con voi alcuni consigli per organizzare un viaggio in Islanda low cost : e il nostro itinerario nel dettaglio.
Come organizzare un viaggio in Islanda low cost con i bambini
L’Islanda è uno dei paesi più cari d’Europa, ma siamo riusciti a organizzare un viaggio i 10 giorni in quattro persone (due adulti e due bambini di 7 e 10 anni) spendendo poco più di 1000€ a testa tutto compreso.
Questi sono i nostri consigli per un viaggio in Islanda low cost:
- prenotare con larghissimo anticipo. Che abbiate deciso di spostarvi in van o in auto dormendo in albergo, per non spendere troppo è necessario prenotate tutto almeno 6-8 mesi prima.
- viaggiare fuori stagione. A luglio e agosto i prezzi degli hotel, ma soprattutto quelli del noleggio auto e van sono quasi il doppio rispetto a maggio, giugno e settembre.
- noleggiare un van. Per muoversi in Islanda è necessario avere una macchina o un van, non ci sono treni e spostarsi con i mezzi pubblici al di fuori dell’area della capitale sarebbe una follia. Scegliendo di spostarci in van (si trovano anche alcuni camper, ma la cifra per il noleggio sale e a nostro parere sono troppo grandi per spostarsi sulle strade islandesi) si avranno a disposizione un mezzo di trasporto, un alloggio, una cucina e un frigo con una spesa unica.
- non mangiare al ristorante. I prezzi per un pranzo o una cena al ristorante si aggirano tra i 50 e gli 80 euro a persona anche in locali semplici e non pretenziosi. Abbiamo portato dall’Italia dei piatti pronti liofilizzati (pasta e riso) per tutte le cene in van e abbiamo comprato al supermercato frutta, verdura e il necessario per i pranzi e le colazioni.
- fare la spesa da Bonus. C’è una notevole differenza di prezzo tra i diversi supermercati islandesi. Facendo la spesa nei supermercati della catena Bonus, facilmente riconoscibile dal simpatico maiale nel logo, siamo riusciti a risparmiare parecchio.
- scegliere esperienze gratuite. La natura islandese offre centinaia di esperienze completamente gratuite. Non è necessario salire su una barca per ammirare le lagune glaciali (in realtà la presenza delle barche rovina l’esperienza generale anche per gli altri visitatori), salire su un ghiacciaio con i bambini, andare alla Blue Lagoon perché è la più instagrammabile o fare il tour per vedere le balene. Analizzate tutte le opzioni e scegliete quello che per voi è indispensabile, noi abbiamo fatto un tour a cavallo, siamo andati nella piscina termale di Mývatn e nella piscina di Hofsós.
- portare tutto l’abbigliamento necessario da casa. Il clima islandese è rigido e a volte imprevedibile; si dice che può cambiare stagione quattro volte in un giorno. Per non rischiare di dover acquistare l’abbigliamento adeguato con i prezzi islandesi bisogna prepararsi per tempo e portare tutto in valigia.
Quanto abbiamo speso? Siamo stati in Islanda dal 1 al 10 settembre in quattro persone (due adulti e due bambini di 7 e 10 anni), abbiamo dormito due notti in hotel (la prima e l’ultima) e abbiamo noleggiato il van per le restanti 7 notti. L’ultimo giorno abbiamo noleggiato una macchina, questo ha fatto salite il budget, ma a causa di una variazione di giorno dei voli siamo rimasti senza il van per l’ultimo giorno e notte, imprevisti che possono succedere anche programmando con largo anticipo.
In totale abbiamo speso 1120 € a testa, il nostro obiettivo di rimanere sotto i 5000 euro totali è stato raggiunto!
Nel dettaglio abbiamo speso:
- Volo 1251 €
- Noleggio van 1418 €
- Benzina 394 €
- Cibo 450 €
- Campeggi 164 €
- 2 notti albergo 404 €
- Noleggio auto 220€
- Ingressi / parcheggi / esperienze 175 €
La prima notte abbiamo dormito all’Aurora Hotel, il più vicino all’aeroporto (solo tre minuti a piedi) un hotel essenziale, ma pulito e comodissimo arrivando la sera tardi o se dovete ripartire al mattino presto. L’ultima notte prima del rientro abbiamo dormito all’Hotel Kvika, una bella sistemazione immersa nella natura islandese a sud di Reykjavik (1h e 20 min dall’aeroporto).
Dopo le prime tappe noi abbiamo girato in van. Ma qual è il modo più facile e sicuro per affittare un camper o un van? La soluzione è affidarsi a una piattaforma e noi abbiamo scelto i ragazzi di Goobony, un progetto tutto italiano. Appena apri il Link di Goobony, ti esce una maschera con tre domande: dove vuoi noleggiare, quando vuoi partire e quando vuoi tornare. Compila i campi. E ti escono i mezzi disponibili, ma a questo punto puoi anche estendere la tua ricerca e scegliere se vuoi un Semintegrale, un Mansardato , una Motorhome, un Furgonato, un Van una Roulotte, puoi indicare i posti letto che ti occorrono e se hai delle preferenze su confort ed equipaggiamento.
Che abbigliamento serve per un viaggio in Islanda
Come abbiamo già detto il tempo è molto variabile e anche in estate le temperature sono basse e piove spesso. È importante partire con l’abbigliamento adeguato. Da giugno a settembre saranno indispensabili:
- uno strato totalmente impermeabile dalla testa ai piedi;
- delle scarpe da trekking o degli scarponi;
- uno strato termico da indossare in caso di temperature rigide o attività da svolgere di notte (noi abbiamo portato pantaloni e maglie termiche in lana, ma non li abbiamo mai indossati);
- un maglione di lana e calze pesanti. I famosi maglioni islandesi sono molto caldi, ma piuttosto rigidi e pungenti;
- guanti e cappello;
- una giacca a vento, per proteggersi dai venti fortissimi e dalla pioggia;
- un costume e un accappatoio per fare il bagno in una delle piscine termali, nelle piscine pubbliche o nelle moltissime pozze calde;
- una mascherina oscurante per riuscire a dormire con il sole di mezzanotte (se viaggiate da giugno ad agosto).
Informazioni importanti per un viaggio in Islanda rispettoso e sicuro
In estate in Islanda ci sono più turisti che islandesi. Gli islandesi sono molto rispettosi dei tesori naturali che custodisce l’isola e auspicano che anche i turisti facciano lo stesso.
Ecco le principali regole da rispettare:
- non camminare mai sul muschio. Il muschio che cresce nei campi di lava è molto fragile e le nostre impronte rimangono per decine di anni. Non uscite mai dai sentieri;
- non ignorate i segnali di pericolo. Alcuni luoghi sono bellissimi quanto pericolosi, negli ultimi anni con i crescere dei turisti sono stati segnalati, se si legge la cartellonistica e si presta attenzione ai bambini non si rischia la vita inutilmente;
- non fare i propri bisogni (di nessun tipo) nelle aree pubbliche, a bordo strada o nelle aree di sosta. Gli islandesi sono giustamente molto severi su questo punto e nella maggior parte delle attrazioni e nelle stazioni di servizio sono presenti servizi igienici puliti;
- rispettare le restrizioni sull’uso dei droni.
Itinerario in Islanda in 7 giorni lungo la ring road
7-8 giorni sono il tempo minimo per percorrere Ring Road – la famosa strada n. 1 islandese – vedendo buona parte delle meraviglie naturali che costeggia.
Studiando l’itinerario avevamo già intuito che in Islanda c’è il rischio di volersi fermare ogni cinque minuti e dopo esserci stati possiamo confermare che il paesaggio è così vario e spettacolare che il rischio è reale!
Abbiamo strutturato il nostro itinerario scegliendo alcuni dei luoghi più famosi, ma anche altri meno battuti dai turisti per non rischiare di rovinarci l’esperienza in luoghi troppo affollati. Per questo motivo abbiamo saltato alcune delle principali attrazioni del “Circolo d’Oro” sostituendole con luoghi simili più lontani da Reykjavik.
Per il nostro viaggio abbiamo affittato un van, ma lo stesso itinerario si può ripetere dormendo in alberghi e ostelli.
Giorno 1 – Geyser e cascate
Geysir – Nessuno di noi aveva mai visto un geyser e abbiamo voluto iniziare il viaggio letteralmente con il botto. Nell’area geotermale di Haukadalur l’acqua affiora bollente dal terreno. Il geyser più grande dell’area – Geysir (che dà il nome ai geysir!) nel 1845 ha raggiunto l’altezza eccezionale di 170 m è attualmente inattivo, ma dal 1789 il vicino Strokkur esplode con un’altezza di 20-40 m ogni 4-10 minuti lasciando tutti a bocca aperta e chi si è messo sottovento piacevolmente bagnato.
Parcheggio gratuito
Affollamento alto
Servizi bar, ristorante, negozio di souvenir, bagni, pompa di benzina
Sejalandfoss – Arrivando da sud lungo la ring road vedrete la famosa cascata alta. 60 m di Sejalandfoss già diversi km prima di arrivare. La particolarità di questa cascata la presenza di un sentiero che passa dietro di essa. L’esperienza è stata emozionante quanto bagnata! Abbiamo indossato scarpe, pantaloni e giacche impermeabili per non rischiare di fare una doccia completa. Il sentiero è breve, ma stretto e sterrato; non ci sono protezioni, quindi, bisogna prestare attenzione ai bambini più piccoli.
Parcheggio 5€
Affollamento alto
Servizi bar, piccolo negozio di souvenir, bagni
Gljúfrabúi – La maggior parte dei turisti si fermano alla prima cascata, ma seguendo il sentiero sulla sinistra, in soli dieci minuti, si raggiunge una cascata più piccola nascosta un canyon. Per vedere questa cascata è necessario entrare nel canyon e sono indispensabili delle calzature impermeabili (si cammina su alcune rocce scivolose all’interno del torrente). Se pensavate di esservi bagnati a Sejalandfoss qui sperimenterete il livello successivo… non portatevi attrezzature che potrebbero rovinarsi con l’acqua.
Parcheggio lasciare la macchina nel parcheggio di Sejalandfoss
Affollamento medio
Servizi –
Rútshellir – Sulla strada verso Skogafoss ci siamo imbattuti in un piccolo edificio di torba, la stalla e grotta di un gruppo di pecore. Si trova su un terreno privato a lato della strada 1. L’ingresso non è sorvegliato, ma è richiesta una donazione volontaria a chi visita questo luogo speciale.
Parcheggio gratuito
Affollamento basso
Servizi –
Skógafoss – Ultima tappa della giornata, una delle cascate islandesi più famose, la “cascata dei boschi”. Anche se oggi o boschi non ci sono più, Skógafoss con i suoi 60 m di altezza e 25 m di larghezza è sicuramente una delle cascate più imponenti. Una leggenda narra che il navigatore Thrasi abbia nascosto il suo forziere in una grotta dietro la cascata. Non si seppe più nulla di qeusto tesoro fino a quando non venne ritrovato un anello in argento, ora con servato nel museo di Skógar, ma nessuno ha avuto il coraggio di attraversare la cascata per cercare il tesoro. Anche questa cascata ha diversi punti panoramici arrivando davanti alla cascata ci si può avvicinare molto (attenzione a non fare la doccia). Per godere di una vista su tutta l’area si può salire in cima alla scalinata che costeggia la cascata sulla destra, la fatica sarà ripagata.
Parcheggio gratuito
Affollamento alto
Servizi bagni, ristorante
Skógar Campsite – se scegliete di viaggiare in van come abbiamo fatto noi avrete la possibilità di dormire in posti stupendi e godere di alcune meraviglie islandesi quasi in solitaria. Il campeggio si trova ai piedi della cascata, come molti altri campeggi islandesi è un grande prato verde con pochi servizi (bagni, docce, acqua calda per lavare i piatti).
Costo 24,50 €
Giorno 2 – Lava e basalto
Dyrhólaey – Proseguendo il nostro viaggio verso est ci siamo fermati a Dyrhólaey per ammirare dai due punti panoramici il famoso arco roccioso che si tuffa nell’oceano e le due lunghe spiagge nere che incorniciano le scogliere da entrambi i lati. Tra aprile e agosto c’è la possibilità di vedere i puffin.
Parcheggio gratuito
Affollamento medio
Servizi bagni a pagamento
Reynisfjara – A cinque minuti di macchina da Dyrhólaey si trova la più famosa spiaggia vulcanica islandese. Questa è anche una delle spiagge più pericolose del paese, le onde anomale di anche 15-20 m possono arrivare inaspettatamente e sono la causa di diversi decessi ogni anno. Purtroppo i turisti sottovalutano i cartelli di avvertimento e si avvicinano alla riva mettendo a rischio la vita. Andando con i bambini è importante avvisarli del pericolo e vigilare in modo che non si avvicinino troppo alla riva. Ci sono altre spiagge in cui si potrà toccare l’oceano, ma qui bisogna prestare molta attenzione. La spiaggia è famosa per le colonne di basalto, giocare ad arrampicarsi è divertente per grandi e piccoli.
Parcheggio gratuito
Affollamento alto
Servizi bagni a pagamento, bar, ristorante, souvenir
Vik – Ci siamo fermati a Vik per fare benzina, fare un po’ di spesa e ammirare il paese dall’alto, la vista dal punto panoramico vicino al cimitero è la più bella e abbiamo trovato anche i primi cavalli islandesi che si sono avvicinati per salutarci.
Campi di lava – sulla strada verso est, dopo Vik si attraversano i più estesi campi di lava del paese ricoperti di uno spesso muschio verde. Ci siamo fermati in uno dei punti di sosta lungo la strada 1 per ammirare le distese verdi. È importante ricordarsi e spiegare ai bambini di non camminare sul muschio, ma solo sui sentieri. Ci sono voluti più di 300 anni per ottenere uno strato così spesso di muschio e camminando rischiamo rovinarlo.
Fjadrárgljúfur – Un canyon spettacolare e poco conosciuto. Un sentiero di circa un chilometro costeggia questo bellissimo canyon dal nome impronunciabile. Nel punto finale (non fermatevi dopo i primi punti panoramici) due passerelle permettono a chi non soffre di vertigini di avvicinarsi al canyon e godere della vista su una cascata.
Parcheggio gratuito
Affollamento basso
Servizi bagni
Svínafell campsite – arrivati in prossimità dei più grandi ghiacciai, ci siamo fermati a dormire in questo piccolo campeggio che si è rivelato il migliore del viaggio. Il campeggio, ai piedi del ghiacciaio Svínafellsjökull si trova in un piccolo paesino, senza servizi, ma con molti animali nelle vicinanze. Abbiamo incontrato altri campeggi con servizi puliti e caldi, ma nessuno con una sala da pranzo così grande.
Costo 24,11 €
Giorno 3 – Lagune glaciali e fiordi
Fjallsárlón – La laguna glaciale di Fjallsárlón è molto meno conosciuta della affollatissima Jökulsárlón, ma a nostro parere è più bella. La laguna è più piccola quindi il ghiacciaio e gli iceberg sono più vicini. Vivere questa esperienza da soli è stato molto emozionante. Anche in questa laguna è possibile fare dei tour in barca per avvicinarsi al ghiacciaio, ma non ci è sembrata un’esperienza indispensabile.
Parcheggio gratuito
Affollamento basso
Servizi bagni, bar, tour in barca
Jökulsárlón – A pochi chilometri di distanza ci siamo fermati nella famosissima Jökulsárlón, molto più grande della precedente, ma molto più affollata. Qui abbiamo visto le prime foche! Ci sarebbe piaciuto fare un tour in canoa tra gli iceberg, ma i bambini al di sotto dei 12 anni non possono partecipare, sarà per la prossima volta.
Parcheggio gratuito
Affollamento alto
Servizi bagni, bar, tour in barca
Ice Beach – Gli iceberg che arrivano in mare da Jökulsárlón vengono portati dalle onde verso la riva di questa spiaggia di sabbia nera. A seconda dei giorni e dei periodi dell’anno si possono vedere iceberg di dimensioni molto variabili, ma anche trovandoli piccoli è una meta da non perdere! Qui le onde non sono potenti come a Reynisfjara, ma state attenti a non bagnarvi i piedi…
Parcheggio gratuito
Affollamento medio
Servizi –
Stokksnes – Le montagne che finiscono in questa spiaggia nera, le dune, la ricostruzione di un villaggio vichingo e le scogliere sul mare (da cui i bambini hanno visto una balena) – anche se l’ingresso è a pagamento crediamo che sia una tappa fondamentale durante un viaggio in Islanda.
Il bello di questo luogo è principalmente la vista delle montagne che arrivano sulla spiaggia, in caso di nebbia o nuvole molto basse a nostro parere non vale la pena fermarsi.
Parcheggio ingresso a pagamento 8 € a testa (gratuito per i bambini)
Affollamento basso
Servizi bar, tavola calda, bagni
East Fjords – Il tratto di strada 1 che costeggia i fiordi orientali è uno più belli della ring road, percorrerlo al tramonto è stata un’esperienza unica. Ricordatevi che è consentito fermarsi solo nelle aree di sosta, non preoccupatevi sono moltissime e spesso in punti panoramici. Attenti al navigatore, a Breiðdalsvík ci ha proposto di prendere una scorciatoia in una strada di montagna sterrata (strada n. 95) che non avremmo potuto percorrere con il nostro van, soprattutto di sera.
Reyðarfjörður camping – Siamo arrivati in questo campeggio che definiremmo “essenziale” quando era quasi buio dopo aver provato a fermarci nei due campeggi precedenti, ma il primo (quello di Stöðvarfjörður) era solo una piazzola senza bagno, mentre il secondo (quello di Fáskrúðsfjörður) era completamente deserto. La cucina di questo campeggio è molto piccola e arrivando tardi non abbiamo trovato un posto per mangiare al caldo, ma i bagni erano puliti e abbiamo speso meno del solito.
Corsto 14 €
Giorno 4 – Fiordi, deserto e terme
Seydisfjördur – La prima deviazione dalla ring road della giornata si è rivelata essere una bellissima strada di montagna con laghi e cascate. Abbiamo raggiunto Seydisfjördur il paese famoso per la strada arcobaleno e scattate le foto di rito ne abbiamo approfittato per fare un po’ di spesa in vista del deserto del pomeriggio.
Parcheggio gratuito
Affollamento basso
Servizi supermercato, bar, ristoranti
Gufufoss – Sulla strada del ritorno verso la ring road ci siamo fermati per vedere la piccola cascata di Gufufoss
Parcheggio gratuito
Affollamento basso
Servizi –
Borgarfjördur Eystri – La seconda deviazione della giornata ci ha portati al regno dei puffin. Consapevoli che probabilmente non saremmo riusciti a vederli abbiamo comunque deciso di raggiungere questo piccolo paesino sul fiordo. Superato il paese costeggiando il fiordo siamo arrivati a Hafnarhólmi. Una passerella in legno permette di avvicinarsi ai nidi di puffin e altri uccelli per vederli da vicino senza disturbarli. Anche se i puffin erano già partiti, abbiamo visto diversi Flynn e goduto della vista sul fiordo. Più tardi, mentre giocavano sulla spiaggia i bambini hanno visto due puffin ritardatari partire e lasciare il fiordo.
Parcheggio gratuito
Affollamento basso
Servizi bar – bagni (a settembre chiusi)
Lindarbakki – Non sono molte le costruzioni tradizionali di torba ricoperte d’erba ancora presenti sull’isola. A Borgarfjördur Eystri è stata conservata questa casa di torba di fine ‘800 abitata fino al 1973, ora simbolo del paese.
Parcheggio gratuito
Affollamento basso
Punto panoramico, siamo su Marte?– Lasciati i fiordi il panorama cambia improvvisamente diventano desertico. Segnatevi le coordinate (65.457382, -15.806916) e fermatevi in questo punto panoramico per ammirarlo e sgranchirvi le gambe. Dopo diverse ore in macchina i bambini si sono divertiti a correre liberi in questo deserto fino a diventare piccoli puntini all’orizzonte.
Hverir – Arrivando da lontano si vedono le colonne di fumo salire dalle montagne di questa zona, un piccolo anticipo di un’esperienza difficile da descrivere. A Hverir si può camminare tra i fanghi sulfurei che escono bollenti dal terreno e le fumarole con il fumo che cambia forma spostato dal vento. Il giallo dello zolfo, la terra chiara i fanghi antracite rendono questo luogo unico al mondo e fanno scordare presto il forte odore di uovo marcio presente nell’aria.
Il sentiero percorribile è delimitato, come nella maggior parte dei casi in Islanda, da corde sottili con lo scopo di indicare dove non si può passare perché pericoloso o per non distruggere un ambiente fragile, prestate attenzione ai bambini più piccoli perché i fanghi bollenti possono sciogliere le suole delle scarpe.
Parcheggio gratuito
Affollamento alto
Servizi –
Mývatn Nature Baths – Questa spa con acqua geotermale con vista sul lago Mývatn è meno famosa della Blue Lagoon, ma altrettanto bella e meno costosa. Siamo arrivati poco prima del tramonto pensando di rimanere solo un’ora, ma l’esperienza è stata così rilassante e piacevole da farci fermare molto di più. Non avevamo mai visto un tramonto così bello. Anna e Giorgio hanno trovato una bambina italiana con cui giocare e noi ci siamo goduti l’esperienza.
La piscina termale è aperta anche ai bambini (che non pagano l’ingresso), sono disponibili dei braccioli. È possibile prenotare online l’ingresso fino a qualche ora prima.
Parcheggio gratuito
Affollamento medio
Costo 74 € (due adulti e due bambini)
Hlíd Ferdabjónusta campsite – Abbiamo dormito in uno dei tre campeggi presenti intorno al lago Mývatn, scegliendolo in base alle recensioni su Google. Il campeggio ha servizi molto grandi e puliti, una grande zona pranzo coperta e una bella vista sul lago. Ricorderemo questo campeggio perché finalmente dopo sere in cui ci siamo addormentati e sere con il cielo coperti siamo riusciti a vedere l’aurora boreale. La zona del lago Mývatn in estate è piena di moscerini, ma a settembre la situazione era accettabile.
Costo 31,50 €
Giorno 5 – Vulcani e cascate
Hverfjall – Una delle esperienze da fare assolutamente in Islanda è sicuramente salire sul cratere di un vulcano. Ci sono diversi vulcani, ma noi abbiamo scelto il Hverfjall. Il cratere circolare profondo circa 140 m e 1 km di diametro si raggiunge con una breve, ma intensa salita e può essere percorso lungo tutta la cresta. La vista sul vulcano, sul lago e su tutta l’area geotermica di Mývatn è stupenda.
Parcheggio a pagamento
Affollamento basso
Servizi bagni
Godafoss – Una delle cascate più belle, lunga 30 m e alta 12 è a forma di ferro di cavallo. Una leggenda racconta che dopo la conversione al cristianesimo dell’isola Þorgeirr gettò le sue statue degli dèi nordici nella cascata. Si può ammirare dall’alto, da entrambi i lati e anche dal fiume. Il sentiero per raggiungere il punto panoramico più basso è breve, ma scivoloso, fate attenzione.
Parcheggio gratuito
Affollamento medio
Servizi bagni – pompa di benzina – souvenir – tavola calda
Grafarkirkja – Ci siamo allontanati dalla strada 1 per un’altra breve deviazione che ci ha portato a Grafarkirkja la più antica chiesa islandese (in realtà è una ricostruzione fedele del 1953 della chiesa del XVII secolo). La chiesetta, si trova in un campo ed è molto fotogenica con la struttura in legno e torba e il morbido manto verde che la ricopre sul tetto e su due lati. La chiesa, come tutte le altre che abbiamo incontrato sulla strada, non è visitabile all’interno.
Parcheggio gratuito
Affollamento basso
Servizi –
Hofsós – Grazie alla disponibilità di acqua calda affiorante in diversi punti dell’isola quasi tutte le città islandesi hanno una piscina calda esterna. Quella di Hofsós è sicuramente la più bella. Una infinity pool sull’oceano ad un prezzo decisamente più accessibile rispetto alle piscine termali, un’opzione da considerare in un viaggio in Islanda low cost. Siamo arrivati nel tardo pomeriggio, abbiamo nuotato nella piscina più grande che ha una temperatura di 31 gradi e ci siamo rilassati nella vasca a 40 gradi insieme ai pochissimi turisti e alle persone del paese. Dopo pochi minuti, la piscina è stata avvolta dalla nebbia che arrivava dal fiordo, non abbiamo molte fotografie, ma possiamo consigliarvi questa piacevole esperienza.
Parcheggio gratuito
Affollamento basso
Costo 20,40 € (due adulti e due bambini)
Hofsós campsite – A pochi metri dalla piscina, vicino alla scuola – che ha un bellissimo parco giochi sempre aperto – ci siamo fermati per la notte nel campeggio del paese. Un grande prato, servizi nuovi e puliti e una piccola stanza per cenare al caldo.
Costo 21,40 €
Giorno 6 – Cavalli e scogliere
Scogliere di basalto di Hofsós – Non abbiamo fatto la deviazione a Hofsós solo per la piscina, ma anche per le bellissime scogliere di basalto a picco sul mare. La nebbia che non ha lasciato il fiordo dalla sera prima ha reso la visita ancora più suggestiva.
Parcheggio gratuito
Affollamento basso
Servizi –
Tour a cavallo – Una delle esperienze che si possono provare in Islanda è il giro a cavallo sui famosi cavalli islandesi. I cavalli islandesi sono forti e piccoli per resistere alle temperature dell’isola e hanno un’andatura speciale chiamata tölt. In tutta l’isola ci sono diversi maneggi che offrono tour di vario tipo, durata e costo; quasi tutti propongono anche attività con i bambini.
Abbiamo scelto di provare il tour di un’ora con Iceland Horse Tours, siamo stati accompagnati in un giro privato per principianti tra le colline nei dintorni della fattoria. Durante il giro abbiamo scoperto alcune particolarità dei cavalli islandesi grazie alla nostra bravissima guida.
Costo 35 € a persona
Kolugjúfur – In Islanda è praticamente impossibile fermarsi lungo la strada e non essere in un posto magnifico. Dirigendoci verso ovest ci siamo fermati alla cascata di Kolugjúfur per pranzare e ammirare il panorama.
Parcheggio gratuito
Affollamento basso
Servizi –
Penisola di Snæfellsnes
Abbiamo concluso il giro dell’Islanda lasciando la ring road, che nell’ultimo tratto verso Reykjavík non è così ricca e interessante, per dirigerci verso la penisola di Snæfellsnes. Questa penisola viene chiamata La penisola di Snæfellsnes è chiamata Islanda in miniatura, perché in pochi km si trovano quasi tutti i paesaggi islandesi, ci sono vulcani [si può salire sul vulcano Saxhóll], spiagge nere, il ghiacciaio Snæfellsjökull, diverse cascate e campi di lava.
Arrivando da nord, si accede alla penisola passando dalla strada 59, che sapevamo essere sterrata, ma percorribile con il nostro van, e dopo dalla strada 54 che abbiamo scoperto essere sterrata solo quando la abbiamo imboccata. Questa strada dovrebbe essere molto panoramica, ma non abbiamo visto quasi nulla a causa della nebbia persistente e delle nuvole basse. Abbiamo percorso circa 100 km su strada sterrata, ma ben tenuta e senza buche, considerate che il limite di velocità su queste strade è 80km/h solo 10 di meno rispetto alla strada n.1 e i pochi islandesi che incontrerete vi supereranno. Per chi non se la sente di fare un percorso così lungo sullo sterrato si può raggiungere la penisola dal basso allungando di circa un’ora il percorso.
Lava lake – Usciti dalla nebbia abbiamo raggiunto questo lago nel quale si immerge un grande campo di lava con vista sul vicino vulcano. Quasi tutti si sono fermati a vederlo dall’alto, ma i bambini prima che ce ne accorgessimo erano già scesi fino alla riva del lago, vi consigliamo di farlo per avere una prospettiva diversa su questo spettacolo della natura.
Parcheggio gratuito
Affollamento basso
Servizi –
Kirkjufellsfoss – Se state considerando un viaggio in Islanda di sicuro conoscerete questo panorama iconico con la cascata di Kirkjufellsfoss e sullo sfondo dalla caratteristica montagna Kirkjufell.
Parcheggio 4,96 €
Affollamento medio
Servizi –
Hellissandur campsite – Dopo una veloce sosta al campeggio di Grundarfjördur (che non ci ha dato una buona impressione) abbiamo deciso di proseguire fino a quello di Hellissandur. Il campeggio di Hellissandur è nuovo, ben attrezzato e con un parco giochi.
Costo 24 €
Giorno 7 – Trekking in un campo di lava
Arnarstapi – Avendo a disposizione un giorno in meno rispetto a quanto programmato inizialmente a causa di un cambio di volo non deciso da noi, abbiamo dovuto rinunciare ad alcuni trekking che avrebbero richiesto troppo tempo, ma abbiamo dedicato l’ultima mattina per percorrere il sentiero che da Arnarstapi porta a Hellnar attraverso un campo di lava con vista sull’oceano. 45 minuti (sola andata) per raggiungere un caratteristico locale sulla spiaggia di Hellnar, il Fjöruhúsið café dove abbiamo fatto un aperitivo. Il sentiero è semplice, solo in un punto è leggermente esposto, ma sono necessarie le scarpe da trekking.
Parcheggio gratuito
Affollamento basso
Servizi bar, ristoranti, parco giochi
Búdahraun – Sulla strada verso Reykjavík abbiamo incontrato una delle chiese islandesi più fotografate, la piccola chiesa nera immersa nel verde di Búdahraun.
L’ultima notte in van ci siamo fermati al campeggio di Happy Campers in modo da essere già a destinazione per la consegna. Per la prima volta in tutto il viaggio dobbiamo dire che la pulizia dei bagni lasciava a desiderare inoltre l’assenza di uno spazio coperto e caldo non ci permette di consigliarvi questo campeggio.
Cosa vedere a Reykjavík in un giorno di pioggia
Non potevamo andare via dall’Islanda senza visitare la capitale europea più a nord. Siamo stati estremamente fortunati con il meteo durante il nostro viaggio in van, ma ultimo giorno a Reykjavík abbiamo potuto sperimentare il vero clima islandese con pioggia battente accompagnata da raffiche di vento. Non ci siamo fatti scoraggiare e abbiamo visitato la città spostandoci in macchina e prediligendo i luoghi al chiuso.
La prima tappa è stata la chiesa di Hallgrímskirkja, progettata dall’architetto Guðjón Samúelsson e costruita tra il 1945 e il 1983, simbolo della città con la sua forma ispirata alle colonne di basalto. L’interno è spoglio come tutte le chiese luterane. È possibile salire sulla torre campanaria al centro della facciata (biglietto per due adulti e due bambini 18 €) per godere della vista più bella sulla città.
Reykjavík è una piccola città e il suo centro è facilmente percorribile a piedi, ma visto il meteo avverso ci siamo spostati nella zona del porto in macchina per visitare uno degli edifici più famosi della città: Harpa.
Harpa è la sede della Iceland Symphony Orchestra, ma anche un centro culturale utilizzato per eventi e festival. Alcune parti dell’edificio sono visitabili liberamente ogni giorno.
Al piano terreno c’è un’area dedicata ai bambini per avvicinarli alla musica. Hljóðhimnar è uno spazio gioco interattivo ad ingresso libero. Le luci soffuse e i colori aiutano a concentrarsi sul suono. Lo spazio porta i bambini in un viaggio magico attraverso l’orecchio con dall’orecchio esterno (zona rossa), il canale uditivo (zona gialla), l’orecchio medio (zona viola) e l’orecchio interno (zona arancione). I bambini sono invitati a sperimentare liberamente. L’esperienza culmina nella stanza dell’orchestra dove possono diventare i direttori facendo suonare i diversi strumenti aggiungendo le note sul pannello interattivo.
Per pranzo ci siamo diretti nella zona del vecchio porto con le sue casette colorate con vista sul monte Esja (non visibile nei giorni di pioggia) e abbiamo mangiato una zuppa di aragosta accompagnata da pane e burro da Sægreifinn un’ottima soluzione per scaldarci in una giornata uggiosa.
Leggi anche in Islanda con i bambini e Islanda in camper
Bellissimo questo viaggio e anche le foto la descrizione, complimenti davvero!!! Stiamo studiando… ????
Marta è bravissima
Complimenti per l’articolo e per il viaggio. Indicativamente che kmtraggio in totale avete effettuato per il Vs tour? Grazie saluti Alberto
Ciao Alberto … GraZie.
Abbiamo percorso 2200 km
ciao!
salve, mi è piaciuta la descrizione del vostro viaggio. molto utile sia per risparmiare che vedere posti bellissimi.
prenderemo spunto, magari vi copiamo il programma.
mi chiedo se è possibile contattare francesco e cristina. avrei alcune altre domande da porre e di loro mi fiderei visto come hanno impostato il loro viaggio.
per es domande sul van ,sulla possibilità di lavarsi, o di trovare acqua potabile, sui costi degli alimentari e come gestire i pasti.
mi farebbe piacere avere un contatto.
grazie se vorrete darci un piccolo aiuto.
catia & famiglia
Ciao Katia,
ti abbiamo scritto via mail
Ciao! Grazie per il bellissimo articolo! Potrei avere qualche info sulle distanze per raggiungere i luoghi? Per esempio, per visitare geyser e cascate, si lascia la macchina al parcheggio, ma poi si percorrono molti km? Ho un bimbo piccolo che non è ancora molto abituato a camminare! Grazie in anticipo!